A poco più di un mese
dalla discussione dedicata all'approvazione del bilancio preventivo
2017, eccoci a discutere del rendiconto 2016.
Può sembrare una semplice
presa d'atto, quasi un adempimento burocratico o addirittura un
inutile salto nel passato ma invece credo che sia un momento molto
importante.
In qualche modo rimettiamo
i piedi per terra e dai discorsi basati su stime ed ipotesi, torniamo
alla (dura?) realtà.
Dopo le variazioni di un
mutevole bilancio di previsione che, per sua natura, viene
continuamente modificato (l'ultima variazione del bilancio di
previsione 2016 è del 20 dicembre 2016) con poste che appaiano e
scompaiono, e si fa sempre fatica, parlo per me ovviamente, a
capire quando si illustrano dati reali e quando si parla di auspici e
previsioni, finalmente riusciamo a "cogliere l'attimo" e a fare la
fotografia di una situazione reale.
La fotografia della
situazione economico-finanziaria del comune al 31 dicembre 2016.
Una
fotografia che, purtroppo, riusciamo a fare solo il 10 maggio – non
c'è ironia, sono convinto che tutto sia fatto nel rispetto della
norma e che probabilmente non si possa fare diversamente - comunque,
anche se non recentissima, rimane molto importante.
Anche perché
si tratta una fotografia, della situazione reale, a due anni e mezzo
dall'insediamento della giunta, praticamente a metà del mandato.
Questo vale anche per noi
consiglieri.... devo dire che all'inizio ho fatto abbastanza fatica,
non sono esperto di bilanci, né di amministrazione pubblica ma mi
sono dedicato con impegno. Perché sono convinto che il bilancio
preventivo è il documento fondamentale di una amministrazione
pubblica e che il rendiconto annuale è la “pagella” che
consente la verifica dei risultati e di confrontarli con quelle che
erano le aspettative.
Quando abbiamo iniziato,
nel 2014, il primo documento importante è stato il rendiconto 2013 ,
che dava una fotografia molto chiara della situazione
economico-finanziaria del comune e, secondo me, ne evidenziava
benissimo i problemi strutturali.
Il punto è capire cosa è
stato fatto per affrontare questi problemi.
Devo
ringraziare i funzionari comunali e, anche l'assessore, che sono
sempre stati disponibili e di aiuto per capire e approfondire alcuni
argomenti, che spesso trovano spiegazione in anni precedenti.
Preferisco
precisare subito che sono convinto che che tutto sia stato fatto nel
rispetto della norma. Le mie domande sono solo un modo per capire
una situazione, do per scontato che quello che è stato fatto, e mi
riferisco anche al passato, sia stato fatto rispettando le norme.
All'inizio, facevo fatica
a capire come fosse possibile considerare ancora esigibili crediti
risalenti a parecchi anni prima e per i quali era facile prevedere la
difficoltà di arrivare ad un incasso. Poi le nuove norme sul
bilancio ci hanno costretto, come amministrazione, a istituire un
fondo di riserva e a fare più chiarezza.
Questo non ha risolto
tutti i problemi, anche quest'anno il riaccertamento dei residui ha
portato alla cancellazione di oltre un milione di euro di residui
attivi.
Una parte di queste
cancellazioni è fisiologica ed inevitabile o dovuta a una semplice
correzione di errori materiali, ma una parte importante è dovuta a crediti
risalenti agli anni precedenti e adesso ritenuti inesigibili.
Con un impatto sul
bilancio e sui cittadini. Ad esempio nel caso della tassa sui rifiuti, i crediti stralciati vengono imputati come voce aggiuntiva di costo e
ripartiti tra i contribuenti.
Ma quando le entrate
previste non si traducono in un flusso di cassa in entrata ecco che
si realizza un disallineamento tra incassi e pagamenti, portando ad
una sofferenza finanziaria.
Quando facevo notare
l'insostenibilità del meccanismo dell'anticipazione di cassa, mi si
rispondeva, anche qui in consiglio comunale, che tutte le aziende
funzionano così.
Noto che ultimamente anche
i revisori, soprattutto nel parere sul bilancio di previsione, hanno
posto molta attenzione su questo aspetto.
Io dico che
l'anticipazione di cassa non è un male in sé, ci sono aziende che
funzionano grazie a quella. Se una azienda genera profitti,
l'anticipazione di cassa rappresenta una forma di finanziamento a
basso costo.
Per un comune credo che
invece sia un fatto critico, da tenere sotto attenzione,
E' vero che abbiamo chiuso
il 2016 con una discreta cassa, ma nel corso dell'anno, su 365 giorni
, siamo stati in anticipazione di cassa per 278 giorni.
Sappiamo anche che, oggi, gli
interessi pagati sono bassissimi, ma basterebbe che ripartisse
l'inflazione (e quindi i tassi di interesse), per dover sopportare oneri
molto più alti.
I documenti allegati al
rendiconto consentono una analisi abbastanza semplice delle
principali cause delle difficoltà finanziarie del comune.
Ci sono alcun voci di
entrata per le quali la componente di residui relativi agli anni
precedenti è addirittura superiore agli accertamenti dell'anno di
competenza (2016).
Nonostante stralci e
cancellazioni già effettuati, abbiamo a bilancio, tra i residui
attivi, circa due milioni di euro di multe non riscosse, quasi 4 milioni di tassa rifiuti non
riscossa, 400 mila euro di affitti e spese condominiali per gli
alloggi di proprietà del comune. E ho citato solo le cifre più
importanti, presenti a bilancio.
A queste dobbiamo
aggiungere quelle che non sono scritte a bilancio, ma che possiamo
solo stimare.
Ad esempio l'evasione
dell'IMU, che essendo evasione non compare tra i crediti accertati.
Già un paio d'anni fa era stata fatta una stima di un'evasione
superiore al milione di euro all'anno.
Cosa possiamo concludere?
Che la situazione non è molto diversa da qulla di tre anni fa e
nonostante la consapevolezza del problema non si sia ancora riusciti
ad affrontarlo concretamente.
Con la conseguenza che una
fetta molto importante dell'avanzo di amministrazione è bloccata in
un fondo e non né possibile utilizzare questi soldi per gli
interventi che servirebbero alla città.
L'ho già detto in altre
occasioni, e ci tengo a ripeterlo in questa occasione, credo che
questa amministrazione abbia fatto molto e spesso bene per alcuni in
alcuni aspetti della gestione ordinaria; faccio riferimento in
particolare alla manutenzione del verde , che rappresenta un impegno
di spesa molto importante ma che sta dando dei risultati visibili a
tutti, così anche il programma di rifacimento delle strade e
l'impegno per la rimozione dell'amianto dalle scuole.
Ma se vogliamo aver la
possibilità di affrontare investimenti importanti bisogna iniziare una lotta
incisiva all'evasione e sbloccare le risorse oggi congelate nei
residui attivi.
Anche per questo aspetto
la lettura del bilancio dà indicazioni chiare: le spese di
investimento sono state di poco più di un milione di euro. In
pratica 600 mila euro di manutenzioni straordinarie di edifici,
parchi strade, 180 mila euro per il parcheggio di via Curiel.
Sono stati stati stanziati
anche 100 mila euro per la rete informatica. Speriamo che dia frutti al
più presto... e si riesca anche a dare una sistemata alla pagina
internet del comune che diventa sempre più brutta e confusa.
Sicuramente meglio di anni
precedenti, ma non sono certo gli investimenti che servirebbero a
Trezzano. E sinceramente neanche quelli previsti con il bilancio
2016, che prevedeva più di 3 milioni di spese in conto capitale.
Ma emerge anche un altro
dato a fronte di un milione di euro di spese di investimento ci sono
stati 1.560.000 euro di accertamenti ed incassi in conto capitale
Le voci più importanti: alienazione del diritto di proprietà delle case costruite in
convenzione (672 mila euro) alienazioni di terreni (170 mila) concessioni edilizie (201 mila)
Quindi entrate in conto
capitale per 1,5 milioni spese in conto capitale per 1 milione.
La differenza si spiega in parte si spiega con le
entrate e le uscite del fondo pluriennale vincolato, ma dal bilancio
vediamo anche che 300.000 euro di entrate in conto capitale sono state
utilizzate per finanziare spesa corrente.
Cioè, entrate che , in
una logica ideale, dovrebbero servire a finanziare opere pubbliche e
strutture a servizio dei cittadini sono state utilizzate per
finanziare spesa corrente.
Di nuovo, niente di
illecito, tutto è fatto nel rispetto della norma che prevede che le
entrate in conto capitale possano essere utilizzate per finanziare
specifiche spese correnti (manutenzione del verde manutenzione delle
strade...).
Si tratta comunque di un
segnale da non sottovalutare e che evidenzia la difficoltà a trovare
risorse per finanziare le opere pubbliche, e la tentazione di
risolvere i problemi di liquidità e gestione ordinaria attraverso
entrate in conto capitale.
Servono interventi
strutturali, che consentano di intervenire sull'evasione e sui
crediti residui, per migliorare le capacità di esazione. altrimenti
ogni anno ci troveremo a rincorrere nuove entrate derivanti dalla
cessione di beni comunali o dalle concessioni edilizie.
Nonostante se ne parli da
anni, di questi interventi nel rendiconto 2016 ancora non c'è traccia