Ho
letto e ascoltato con attenzione molti commenti sui fatti avvenuti
durante il consiglio comunale di giovedì 30 Novembre e sulla scelta
di lasciare l'aula facendo mancare il numero legale e di sicuro ne
terrò conto in futuro.
Ci
tenevo però ricordare alcuni fatti, almeno per contestualizzare una
scelta sicuramente forte che non ho fatto a cuor leggero.
Senza
andare lontano, pochi mesi fa, il Consiglio Comunale del 13 luglio
2017, due delibere: una
piccola variazione di bilancio e la "Variazione di assestamento
generale e verifica degli equilibri di Bilancio - Bilancio di
previsione finanziario 2017-2019".
Quindi
un atto molto importante per fare il punto a metà gestione 2017.
Anche
in quel caso il parere del Collegio dei revisori arrivò all'ultimo
momento, il 10 luglio, e in quell'occasione si trattava di un parere
negativo, accompagnato dalla richiesta di un incontro il 21 luglio,
in comune, per chiarire alcuni punti.
In
consiglio comunale io proposi una sospensiva per i primi due punti
all'ordine del giorno
in
modo da rinviare il voto dopo l'incontro che i revisori avevano
chiesto e invitando il collegio dei revisori al consiglio comunale
che avrebbe dovuto approvare il provvedimento entro il 30 luglio.
Eravamo
in periodo pre-ferie, probabilmente c'erano delle difficoltà per
avere la presenza di tutte le persone coinvolte, comunque la
maggioranza votò contro la richiesta di sospensiva e decise di
procedere all'approvazione delle delibere nella seduta del 13 luglio.
Il
Sindaco, in un dibattito piuttosto acceso, accusò la minoranza "di
non raccontare la verità" e disse anche: "la nostra
responsabilità ce la vogliamo assumere in quanto maggioranza, non
chiediamo
sostegno".
Nella
mia replica feci notare che " la maggioranza non è neanche in
grado di garantire il numero legale, per cui se noi ci assentassimo
questa seduta non si terrebbe, quindi credo che la maggioranza abbia
bisogno del nostro sostegno. Personalmente intendo rimanere per
consentire lo svolgimento però, come già detto, non parteciperò al
dibattito ma solamente alla dichiarazione di voto."
Quindi,
l'episodio di giovedì scorso aveva avuto un precedente molto
simile non molti mesi fa, che si è chiuso in modo diverso solo per
la disponibilità della minoranza.
Il
fatto di ricevere all'ultimo momento il parere del collegio dei
revisori non è una novità. In occasione della votazione sul
Bilancio di previsione 2017-2019 (consiglio comunale del 28 marzo
2017) il corposo parere del collegio dei revisori (59 pagine) datato
25 marzo (sabato) è stato inviato ai consiglieri comunali solo
Lunedì, 27 marzo 2017.
Questa
tensione con il Collegio dei revisori, che ci sta creando parecchi
problemi, è in realtà è ancora più antica.
L'ultimo
episodio che cito è proprio quello di un anno fa: variazione
di bilancio del novembre 2016 (consiglio comunale del 23-11-2016).
Anche
in questo caso la relazione è arrivato all'ultimo momento, il 20
novembre, e tra l'altro diceva: "il Collegio chiede di avere,
entro e non oltre il 15 gennaio prossimo, un piano dettagliato delle
azioni che l’ente intende assumere, completo di una proiezione
temporale dei risultati attesi, così da poterlo esaminare nella
fondatezza e per monitorarlo in corso d‘esercizio, insieme con gli
altri soggetti obbligati a controllare gli equilibri di bilanci, nel
raffronto temporale dei risultati attesi ed
effettivamente conseguiti”.
Mi
sembra che il riferimento al consiglio comunale sia chiarissimo.
Durane il dibattito avevo chiesto che, come indicato dal collegio, il
consiglio comunale, o almeno la commissione bilancio, fosse tenuta
informata.
Questa
richiesta, come le successive, non è stata presa in considerazione.
Mi
auguro che il consiglio comunale straordinario, richiesto dalla
minoranza e convocato per martedì 12 dicembre alla presenza del
collegio dei revisori, sia utile, in un 'ottica di trasparenza e
sincera preoccupazione, per chiarire e approfondire sia questi
aspetti formali sia alcuni aspetti sostanziali del bilancio e della
situazione finanziaria del nostro comune.
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