lunedì 13 novembre 2017

TASSA sui RIFIUTI – Come risparmiare?


Mentre aspettiamo i chiarimenti del ministero e dei comuni, cosa possiamo dire sulla Tassa Rifiuti (TARI)? La TARI è una tassa che serve a recuperare i costi sostenuti dai comuni per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. In pratica, ogni anno, il comune stima i costi che dovrà sostenere per questo servizio (si potrebbe discutere se non sia possibile diminuire questi costi, ma non è il tema di questo post!), detrae gli incassi derivanti dalla vendita dei rifiuti differenziati e, sulla base della legge e del regolamento comunale, definisce come questo importo debba essere ripartito tra i vari utenti. La ripartizione viene fatta considerando due elementi: una quota fissa che viene determinata sulla base dei metri quadri della proprietà (eh si, assomiglia molto a una patrimoniale!) e una quota che varia in base alla quantità di rifiuti prodotti (che viene grossolanamente stimata sulla base del numero di componenti del nucleo familiare o, in alcuni comuni “evoluti” che adottano la tariffazione puntuale, sulla quantità di rifiuti effettivamente consegnati) La somma complessiva raccolta con la TARI non può cambiare, perchè deve consentire di coprire il costo totale del servizio. Al massimo si possono cambiare le regole con cui vengono ripartiti i costi. Se si alza la quota fissa si penalizza chi vive in un immobile più grande (anche se produce pochi rifiuti perchè solo) se si alza la quota variabile si penalizza chi si presume produca più rifiuti (nuclei familiari numerosi). Molti comuni hanno erroneamente applicato la quota variabile anche sulle pertinenze dell'abitazione e dovranno rimborsare quella quota. Inevitabilmente il mancato incasso dovrà poi essere ripartito su tutti i contribuenti. Insomma, chi otterrà il rimborso oggi non è detto che avrà un vantaggio anche sulle tariffe ricalcolate correttamente. L'unico modo di risparmiare (tutti) è produrre meno rifiuti e fare più raccolta differenziata!

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