domenica 9 aprile 2017

Bilancio di previsione 2017-2019 - Consiglio comunale del 28 marzo 2017


L'approvazione del bilancio preventivo è uno dei passaggi fondamentali di una amministrazione.
Il consiglio comunale del 22 marzo 2017 è stato dedicato alla discussione e alla successiva approvazione del bilancio preventivo 2017-2019.
Come previsto dalle norme, prima si è proceduto alla approvazione di una serie di delibere “preparatorie”.

La prima è stata quella relativa all'approvazione della nota di aggiornamento al Documento Unico di Programmazione (DUP).
IL DUP, come dice il suo nome, dovrebbe essere il documento fondamentale di pianificazione e programmazione dell'attività dell'amministrazione.
Un documento del genere, che prevede un così grande impegno per la redazione, meriterebbe un’analisi più approfondita e soprattutto un documento presentato meglio.
In realtà la documentazione presentata è stata assolutamente insoddisfacente, confusa e incompleta.

Si passa poi all'approvazione delle tariffe e aliquote comunali per l'anno 2017 e delle indennità di presenza dei Consiglieri comunali e del Presidente del Consiglio. 
Anche su queste il mio voto è contrario, non solo per coerenza con la dichiarazione di voto che ho fatto in precedenza, ma anche per sottolineare quella che a me sembra a volte la mancanza di considerazione per il ruolo del Consiglio comunale. Il Consiglio comunale è chiamato a pronunciarsi su atti di estrema importanza, il Piano del governo del territorio, il bilancio preventivo , il rendiconto di gestione, ai quali credo di aver dedicato molto tempo, penso però che tutto questo lavoro non è che abbia prodotto molto effetto. Spesso il Consiglio comunale si è ridotto a ratificare decisioni prese da Enti sovralocali, qualche volta dalla Conferenza dei Sindaci, spesso decisi dalla Giunta comunale.
Se questo è il ruolo che dobbiamo svolgere come Consiglio comunale credo che l’indennità di presenza dovrebbe essere zero.

Si passa al Piano finanziario per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti.
Si tratta di una delle spese più importanti per quanto riguarda il Comune di Trezzano, spesa che viene ripartita sui cittadini, che contribuiscono pagando la loro quota.
L'allegato alla delibera contiene gli elementi principali che concorrono a formare i costi e le modalità con le quali questi costi vengono ripartiti.
Anche in questo caso sottolineo che il documento potrebbe essere preparato in modo molto più chiaro e fruibile da chiunque volesse approfondire la materia. 
Dovendo fare un confronto, forse sarebbe opportuno presentare delle tabelle omogenee, costruite in maniera uguale, e soprattutto delle tabelle che vengano ripartite in sottocosti che siano paragonabili; ho qualche dubbio anche nel calcolo delle percentuali.
Altro punto: il piano delle alienazioni
Si parla di un'area in via Bassi che si vuol cedere consentendo la realizzazione di una villetta. Si prevede di realizzare 120 mila euro, sacrificando un'area libera attualmente utilizzata come parcheggio pubblico.

Segue il piano triennale delle opere pubbliche con la presentazione da parte dell’Assessore Spendio,
molto chiara, sia per quanto riguarda la suddivisione delle opere che per quanto riguarda le fonti di finanziamento.
I 580 mila euro di opere pubbliche previste sono una cifra, anche comparata ad altri anni, abbastanza modesta. Speriamo che almeno si faccia tutto quello che è previsto: in particolare il completamento della rimozione dell’amianto dalla scuola di via Manzoni (chiudendo questo problema che ci trasciniamo da anni), che si facciano gli interventi di manutenzione alle strade, e che, nonostante sia piuttosto contenuto, si realizzi il Piano al cento per cento.
Tra gli interventi previsti anche una pista ciclabile lungo va Cavour. Certo, non è facile, senza vedere il progetto, dare una valutazione, però io credo che l’importante sia avere ben chiari quali sono gli obiettivi. Se l’obiettivo è quello di favorire la mobilità debole, io credo che sia molto importante che qualsiasi intervento faccia parte di un piano complessivo, da definire attraverso il piano generale del traffico urbano (PGTU), altrimenti rischiamo veramente che siano soldi buttati via.
Fare uno o due chilometri di pista ciclabile, rischia di creare più problemi a chi va in bicicletta di quanti ne risolva. Personalmente non credo che lo strumento migliore siano le piste ciclabili in sede separata, perché hanno un costo molto elevato rispetto al beneficio. Esistono tanti tipi di interventi molto più economici ed efficaci, basta guardare quello che viene fatto nei Paesi europei, dove si utilizza di più la bicicletta.

Finalmente si arriva a punto clou:“Approvazione Bilancio di previsione 2017-2019 e relativi allegati di legge”.

Nel commentare il bilancio preventivo presentato dalla giunta non si può prescindere dalla relazione del collegio dei revisori, che alla fine danno il loro parere favorevole, altrimenti non ci sarebbe stato neanche il consiglio comunale.
Per quanto riguarda bilanci e collegi dei revisori, ci eravamo lasciati, con la variazione di bilancio di
novembre, dove il Collegio chiedeva, nella sua relazione di allora, di avere entro e non oltre il 15 gennaio un piano dettagliato di azioni da mettere in atto per risolvere una serie di problemi evidenziati. Nel mio intervento avevo chiesto che la Giunta tenesse informato anche in Consiglio, così come sembrava raccomandasse anche il Collegio, perché citava più volte l’azione del Consiglio comunale, utile per ristabilire relazioni corrette e di duraturo equilibrio tra le tante spese di eguale natura al bilancio. In realtà noi non abbiamo avuto notizie, se non in occasione della Commissione Bilancio che abbiamo fatto il 16 marzo. 
Anche in quella occasione, a mia precisa richiesta di come fosse andata questa interlocuzione col Collegio dei Revisori, la risposta non aveva evidenziato nessun problema particolare. Invece, proprio dalla relazione che ci fornisce il Collegio dei Revisori scopriamo che il 24 marzo, cioè venerdì scorso, si è tenuta una riunione a Trezzano con il Collegio dei Revisori, che in quella sede ha reiterato delle richieste che aveva già formulato in varie note. Tant'è vero che l’approvazione definitiva del parere dei revisori avviene solo sabato 25 marzo.
Capisco un po’ di riservatezza, capisco un po’ d’imbarazzo, ma forse, in occasione della nostra riunione della Commissione Bilancio era utile mettere al corrente che c’erano ancora punti sui quali i revisori non erano soddisfatti. Credo che si potesse fare anche in questo caso molto meglio nel coinvolgere i Consiglieri comunali e il Consiglio.
Nella valutazione sul bilancio non possiamo non tenere conto di questa relazione del Collegio dei revisori, per quanto sia giunta a noi solamente lunedì 27, ieri. E' molto articolata, meriterà sicuramente una lettura dettagliata, però la parte che colpisce effettivamente è la serie di raccomandazioni, che vengono elencate dalla lettera a alla lettera x (mancano giusto y e z), alcune delle quali sono sotto-articolate in vari punti.
Devo essere sincero, l’impressione è che alcune di queste siano molto formali e semplici richieste di documenti, più che realmente sostanziali Però, voglio sottolineare che i punti essenziali sono punti sui quali stiamo battendo non da mesi ma da anni.
Cioè, è evidente che il problema di Trezzano sta nel recupero dei tributi evasi, e nella capacità di riscossione delle somme dovute dai creditori.
Ricordo, nella mia breve esperienza di Consigliere, che i primi anni tutte queste voci erano "nascoste" in un grande comparto di residui attivi, dove a volte si faceva un po’ fatica a indagare. Grazie alle nuove normative tutte queste problematiche di riscossione sono emerse in maniera chiara, perché siamo stati costretti a costituire un fondo crediti di dubbia esigibilità, che mette in evidenza in maniera inequivocabile tutte le difficoltà. Un fondo crediti, che è stato costituito, vado a memoria, credo da due bilanci almeno, e quindi anche il fatto di sostenere che questo rappresenta un po’ una sorpresa è sorprendente, cioè il fatto che l’aliquota passasse dal 55 al 70% lo sapevamo già due 
anni fa. Quindi il dire che questi 270.000 euro in più da accantonare al fondo crediti di
dubbia esigibilità siano una sorpresa mi sembra un po’ eccessivo.
Quindi le difficoltà di bilancio sono evidenti, ma erano altrettanto evidenti,da tempo.
Cosa si poteva fare di più credo che lo ritroviamo proprio nelle raccomandazioni da parte del Collegio, quindi io penso che, tutto sommato, la lettura attenta di queste note dovrebbe già darci un’indicazione molto precisa.
Chiudo citando la raccomandazione che mi sembra più importante: “Il Collegio, in
termini di collaborazione con il Consiglio, suggerisce che della periodica verifica degli equilibri di bilancio sia dato conto a scadenze bimestrali, con formali provvedimenti della Giunta, in tali provvedimenti sarà utile anche dare informazioni sullo stato di avanzamento del piano per la riduzione del deficit di cassa”. 
Mi auguro che questa raccomandazione venga tenuta in debito conto e che si tenga più informato il Consiglio dell’andamento della criticità del bilancio, evidenziata anche dall'Assessore.
E' evidente che i problemi che emergono oggi sono problemi che vengono da lontano. 
Quello che io contesto è che, probabilmente, alcuni importanti segnali che sono arrivati in questi anni, non sono stati presi in dovuta considerazione. Non lo so, se qualcuno ha la pazienza di riascoltare qualcuno degli interventi che ho fatto sui bilanci precedenti, in cui ho sempre sottolineato la problematica dell’enorme volume di residui attivi,che difficilmente si traducevano in incassi, la criticità dei flussi di cassa che era da tenere sotto controllo. Non mi sembra che tutto questo sia stato visto con la dovuta attenzione.
Se non si riuscirà a mettere in atto delle azioni per recuperare i soldi dovuti all'Ente in termini di tributi, affitti, sanzioni non riscossi in passato,  il bilancio del Comune di Trezzano diventerà ancora più ingessato e la possibilità di spesa e investimento sempre più ridotta.
Faccio solo un accenno su un punto che mi sta a cuore questa sera: la tassa sui rifiuti (TARI).
Interessante perché del costo totale per la gestione dei rifiuti di 3,6 milioni, 350.000 euro sono dovuti a uno stralcio dei crediti non più esigibili. Vuol dire che nel 2017 circa il 10% della tariffa che noi pagheremo come TARI servirà a coprire questi crediti ormai divenuti inesigibili, probabilmente prescritti,  perché il Comune – adesso parliamo del Comune in generale – non è stato in grado di pretenderli da chi li doveva.

Il problema della riscossione non è quindi solo un problema di funzionamento del Comune, ma anche, un grosso problema di equità.
Ultimo punto su qualche commento che è stato fatto relativamente all'impegno dell’Amministrazione nel recupero dell'IMU e di altre entrate che sono state messe a bilancio. Apprezzo molto questo impegno ma l'effettiva capacità di questa Amministrazione, la potremo valutare con il bilancio consuntivo 2016. Lì vedremo i numeri reali, non soltanto i propositi e su quello potremo effettivamente misurare quanto siamo riusciti a fare in termini di recupero dell’evasione.


(quanto riportato è,  sostanzialmente, un riassunto dei miei interventi fatti nel corso del consiglio comunale. E' possibile riascoltare tutto il dibattito al seguente link )


giovedì 6 aprile 2017

Variante al Piano di Governo del Territorio (PGT)






L'avviso di adozione della Variante n.1 del Piano di Governo del Territorio (ex Piano Regolatore), votata nel consiglio comunale del 22 marzo scorso, è stato pubblicato ieri.
La documentazione sarà visionabile presso gli uffici per 30 gg..
Nei 30 giorni successivi sarà possibile sottoporre le proprie osservazioni.


La mia posizione sulla variante al PGT

Al di là del merito delle singole aree di trasformazione previste dal piano, che dovrebbero essere discusse in dettaglio e con la piena collaborazione di chi conosce al meglio la normativa e i documenti, quello che io contesto, e che ho contestato in consiglio comunale, è l'assoluta incoerenza delle trasformazioni previste con le premesse dello stesso PGT e con il programma amministrativo di questa giunta, presentato e approvato dal consiglio comunale
Anche da punto di vista della partecipazione c'è molto da dire: se anche i cittadini più attenti e preparati e che hanno partecipato alle assemblee pubbliche, non hanno capito cosa stava succedendo, forse qualche dubbio sulla qualità della comunicazione dovrebbe venire. Per non parlare poi dei rapporti con le altre forze politiche: alle assemblee pubbliche sono stai invitati tutti gli operatori, le associazioni del territorio, le società sportive.... ma non le forze politiche e neanche i consiglieri comunali.

La discussione in consiglio comunale

è stata piuttosto accesa (è possibile ascoltarla qui. La presentazione della variante PGT inizia a 1h 11'. La fase di domande a 1h 56'. Il dibattito a 2h55'.)

Qui un riassunto del mio intervento tratto dal verbale:

La variante in discussione non ha sostanzialmente modificato l’impianto del Piano di Governo vigente: in particolare dei 5 macro obiettivi è stato modificato solo il primo, che da “Città dell’abitare” è diventato “Ricostruire la città”.
Nella parte introduttiva della relazione viene detto che troppo presto per dare una valutazione del PGT vigente; io credo che questo sia svicolare un po’ il problema.
Ricordiamoci che il PGT vigente ha subito un iter abbastanza complesso (e sappiamo le ragioni), ma che di fatto è partito con la prima pubblicazione del Documento di Piano nel 2012; poi questo
iter si è interrotto ed è ripreso fino all'approvazione definitiva nel 2014.
Perché mi riallaccio al 2012? Perché in realtà gli ambiti di trasformazione previsti dalla variante non sono cambiati, sono sempre gli stessi, e purtroppo dobbiamo notare che di fatto in questi cinque anni non è partito praticamente nulla, se non un’area, che era l’unica che prevedeva un consumo di nuovo suolo (via Salvini).
Già questo dovrebbe far scattare almeno un piccolo commento e dire: il Piano, così com’era costruito, aveva l’obiettivo di consentire a Trezzano di ritrasformarsi e rigenerare le aree dismesse e semi-abbandonate, ma in realtà su queste 20 aree non si è avviata nessuna riqualificazione.
Il Sindaco ci dice nella sua presentazione che in realtà lui vede dei segnali di ripresa e
che eventualmente, se questi segnali si concretizzeranno potremo anche pensare a nuove
varianti, ma anche in questo io vedo una piccola mancanza di capacità progettuale:
dobbiamo aspettare che siano gli operatori a proporci come verrà costruita la nostra
città?
Se andiamo poi ad analizzare quelli che sono definiti i progetti strategici, quindi il Parco lungo l’asse del naviglio, la ciclo-pedonale nord-sud e la strada Parco, di tutti questi grandi progetti strategici non si è visto proprio niente: questo dovrebbe forse essere un altro
elemento che avrebbe dovuto farci riflettere e avrebbe meritato qualche commento.
Nelle presentazioni fatte alla cittadinanza, anche quella del 13 dicembre, la ciclo-pedonale Trezzano-Cusago, viene addirittura definita in fase di realizzazione,, quando è già stata tolta dal bilancio preventivo l’anno scorso. Nelle opere in fase di realizzazione si parla dell’asilo nido di via Tintoretto, che sicuramente è una cosa molto importante e interessante però, guarda caso, ancora una volta stiamo parlando di consumo di suolo e forse sarebbe utile anche qui riflettere sul fatto che
l’operazione del nido di via Tintoretto deriva addirittura dal Piano Regolatore
previgente, cioè da degli accordi, delle convenzioni scritte credo più di dieci anni fa.
Questo dovrebbe essere un segnale di come i tempi di realizzazione delle opere pubbliche connesse alle aree di edificazione, spesso sono piuttosto lunghe e ritardate rispetto alle
realizzazioni delle abitazioni.
Ho paura che, anche se mi auguro di sbagliarmi, le aree di trasformazione delle zone industriali ce le terremo sul gobbo ancora parecchio.
La novità della variante sono le due grandi aree di intervento: ex-Demalena e Cascina Antonietta.
Demalena è un ambito sicuramente molto degradato all'interno della città, però credo
anche che l’operazione che si sta proponendo rischia di portare nei tempi brevi a una
valorizzazione dell’area, che di fatto acquisirà dei diritti edificatori, ma non è detto che
ci sia una garanzia dell’effettiva trasformazione dell’area nel senso in cui vorremmo.
Senza dimenticare che stiamo parlando dell’edificazione di palazzi che
potrebbero essere di 6-7 piani e dell’insediamento, non ricordo
perfettamente, ma credo di più di 400 persone con tutti i problemi viabilistici connessi. Io non
credo che questa potrà essere una soluzione, quando mai sarà realizzata, che può
veramente aiutare Trezzano a risolvere i suoi problemi.
Peggio ancora l'ambito di Cascina Antonietta, che viene definito, tutto l’ambito di trasformazione, non una parte dell’ambito, come area di degrado; questa definizione viene ripetuta tante
volte nei documenti che la ritroviamo anche nel commento fatto dal Parco Sud.
In realtà dobbiamo ricordarci che l’area di Cascina Antonietta (totale 62.650 metri quadri) è divisa in due sub comparti: uno di circa 18.000 metri quadri, che comprende quell'area dove una volta c’erano otto campi da tennis in terra battuta e l’area dell’attuale ristorante, che non è per niente degradata: il ristorante funziona e funziona piuttosto bene. Intorno ci sono un paio di edifici degradati, ma comunque, considerando degradato tutto il sub-comparto stiamo parlando di 18.000 metri quadri.
Il secondo sub-comparto è costituito da 45.000 metri quadri di terreno agricolo, cioè di terreno
dove adesso hanno seminato frumento – io non me ne intendo, ma immagino che sia
frumento, o comunque un cereale. Un’area assolutamente indistinguibile da tutti i campi circostanti, per cui definire degradata quest’area mi sembra quantomeno improprio. Tanto per dare un parametro a chi magari sta ascoltando e vuole avere un’idea, 45.000 metri quadri sono una decina di campi di calcio, forse 7-8 campi di serie A ci stanno in un’area del genere.
Quindi tutti questi bei propositi di non consumo di suolo, ricostruire la città, eccetera,
uno poi va a ricercarli nelle aree di trasformazione e il totale di tutto che cos’è? E’ che
noi sacrificheremo 45.000 metri quadri di terreno agricolo e anche un commento su
questo aspetto forse sarebbe stato quantomeno corretto, a fronte della riqualificazione di
quella piccola parte di area che attualmente è degradata; certo che fa un po’sorridere per
recuperare 18.000 metri quadri dove c’erano i campi da tennis, quindi non credo che sia
un gran problema recuperarla, sacrifichiamo 45.000 metri quadri di terreno agricolo.
Anche sulla riqualificazione della viabilità e degli svicoli della tangenziale che deriverebbero dal progetto ho delle perplessità. Già in Commissione io ho espresso dei dubbi ma, visto che poi i verbali della Commissione sono molto succinti, ci tengo a ripetere un paio di osservazioni a cui non ho avuto risposta e speriamo di averla stasera: l’attuale limite urbano di Trezzano è, per chi
conosce un po’ l’area, percorrendo la Vecchia Vigevanese verso Milano, appena prima
del parcheggio della ex Happening (lì viene delimitato il limite del sistema urbano di
Trezzano). Tutta la parte di vecchia Vigevanese da lì in poi non è competenza del
Comune di Trezzano, credo che sia competenza della Provincia (ora Città Metropolitana) e in parte,
per lo svincolo, della Serravalle(società che gestisce la Tangenziale Ovest).
Già faccio fatica a capire perché Trezzano, con il suo Piano di Riqualificazione, deve
prendersi carico di costi per ridefinire completamente l’area quando la riqualificazione
di quello svincolo dovrebbe essere portata avanti e chiesta agli enti che attualmente
detengono quell'area: questo è un primo problema già in fase di costruzione.
Aggiungiamo poi il problema della manutenzione: anche qui mi piacerebbe capire e che
venisse chiarito, una volta definite queste due enormi rotonde su cui converge tutto il
traffico, leggero o pesante, proveniente dalle tangenziali, di chi sarà la manutenzione di
quella parte di strada? Il Comune di Trezzano ha già i suoi problemi a fare la manutenzione delle strade che comunali, figuriamoci se dovesse di fatto acquisire, e inglobare nel tessuto urbano, anche un’area su cui andrà ad insistere un traffico così pesante.





domenica 2 aprile 2017

Bastian contrario

Dopo le ultime prese di posizione molto nette in consiglio comunale,  mi sono arrivati commenti un po' stupiti, meravigliati, sono stato anche etichettato come bastian contrario.
Definizione che ho preso con simpatia. Ma credo di dover ricordare il percorso che mi ha portato da posizioni molto “moderate” a una “opposizione dura e pura”.
Agli amici di Trezzano Oltre ho sempre detto di sentirmi più un consigliere d minoranza che di opposizione, di sentirmi più amministratore che politico, che pensavo di poter dare un mio contribuito al governo della città.
Non voglio discutere adesso se sia colpa dell'attuale maggioranza o se sia una inevitabile conseguenza delle regole della politica, ma di sicuro, come detto nell'ultimo consiglio comunale, la sensazione è quella di non poter dare nessun contributo.
Sto parlando dei temi importanti: Piano di Governo del Territorio, Bilancio, documenti di pianificazione e programmazione. La minoranza si trova sempre a rincorrere decisioni già prese, e le commissioni che preparano il consiglio comunale si riducono a prendere atto di delibere che saranno votate al consiglio comunale successivo.
L'attenzione di pocketnews ai lavori del consiglio comunale mi ha comunque fatto recuperare la voglia di tenere aggiornato il mio “diario di un consigliere comunale”. Non perché io pensi che avrà molti più lettori, ma perché mi sono accorto di quanto sia utile tener traccia di quello che si fa e che si dice.
Per spiegare meglio la mia posizione sul bilancio ho dovuto andare a riprendere alcune considerazioni espresse nei mesi scorsi e, sinceramente, più che un bastian contrario mi sembra di essere una cassandra.

  • Il 5 novembre 2014,  in occasione della variazione di bilancio votata in consiglio comunale:
...non posso che ribadire le perplessità, già espresse in precedenza, su alcune aree di rischio dell'attuale bilancio e, in particolare, sulla situazione dei residui attivi (...) sarebbe necessaria una attenta ricognizione per capire se tutte queste poste attive, in accordo con i principi contabili, possano ancora essere considerate tali o se, quantomeno, non sarebbe necessaria la costituzione di un fondo svalutazione crediti.
(Dichiarazioni riprese da “l'eco della città”)

Interessante, anche perchè allora la legge non prevedeva l'obbligo di costituire un fondo. Adesso il comune di Trezzano ha dovuto costituire un fondo che dovrebbe essere di almeno 3 milioni (aspettiamo il consuntivo 2016 e il riaccertamento dei residui per vere un dato preciso).
Dalla “Relazione previsionale e programmatica per il periodo 2015-2017” ricaviamo anche che “attraverso la simulazione del gettito IMU e TASI (…) è emersa una evasione potenziale superiore al 30% che in termini assoluti equivale ad oltre 1,5 milioni di euro annui”.Si tratta di problemi “strutturali” che non sono sicuramente colpa della attuale amministrazione, ma dopo aver avuto quasi un anno dall'insediamento mi sarei aspettato un azione più decisa per affrontarli.Invece nel bilancio preventivo alla voce “Accertamenti tributarie e provvedimenti contro l'evasione fiscale” troviamo un preventivo di soli 100.000 euro!(meno che nel 2013).
(...)
Come ultima osservazione sulle "Entrate" previste, vorrei evidenziare una voce che presenta qualche rischio (...) Quella relativa al “Canone confessorio non ricognitorio” che da sola vale 1,38 milioni di euro per il 2015. Si tratta del canone che le aziende che utilizzano il sottosuolo di Trezzano per far passare le loro reti dovrebbero pagare, in base al recente regolamento comunale. E' molto probabile che su questa posta si apra un contenzioso.

(Purtroppo avevo ragione anche sul canone concessorio non ricognitorio)

Chiudo sottolineando che la a mia posizione sul Preventivo 2017-2019 era stata largamente preannunciata in occasione della discussione sulla variazione di bilancio di novembre 2016 durante la quale avevo chiesto che il consiglio comunale fosse coinvolto e tenuto al corrente delle informazioni richieste dal collegio dei revisori.

PS
  1. Per chi volesse ascoltare qualche riflessione sul ruolo degli organi istituzionali comunali, vi rimando al consiglio comunale del 16 giugno 2016 con la discussione dell'OdG proposto dal M5S.
    ( Inizio discussione 2h 07'; mio intervento a 2h50')
  2. Conto a breve di pubblicare qualche nota sui due ultimi consigli comunali
    (Preventivo 2017-19 e variante al PGT)



Variazione al Bilancio 2016 - Consiglio comunale del 23 novembre 2016

Le mie considerazioni sulla variazione al bilancio, tratte dal verbale della seduta d consiglio comunale del 23 novembre 2016

Una cosa che mi ha abbastanza colpito nella relazione del collego dei revisori è il fatto che venga frequentemente nominato il Consiglio comunale come compartecipe nelle decisioni, addirittura la relazione chiude dicendo “i termini di collaborazione con l’azione del Consiglio comunale”, quindi credo che sia una forte responsabilizzazione anche per noi. Diciamo che io sto un po’ a metà strada, credo che ci siano nella relazione dei Revisori dei richiami piuttosto forti; in realtà non li considero così nuovi, sono temi sui quali abbiamo già commentato in passato, sono più o meno sempre gli stessi, legati alle difficoltà di incasso da parte del Comune che poi si materializzano in questo problema della cassa, che è un problema abbastanza contingente, che mi dispiace, devo sottolineare, forse non è abbastanza chiaro, perché quando in Commissione io chiedo qual è la massima esposizione della cassa mi è stata data una risposta completamente sbagliata: si è detto nel 2016 1,2 milioni, invece scopriamo poi che sono più del doppio, quindi il problema delle anticipazioni di cassa sussiste tuttora.
Probabilmente molte aziende funzionano in anticipazione, il problema è andare a vedere dove origina questa anticipazione di cassa, e l’abbiamo già fatta questa analisi varie volte, sappiamo che è legata al discorso che abbiamo un monte di residui attivi. Ogni anno noi mettiamo a bilancio 3 milioni e 500 mila euro di tassa rifiuti, però mediamente negli ultimi cinque anni il 20 per cento di questi importi non vengono incassati, cosa vuol dire questo? Che ogni anno noi accumuliamo tra i 400 e i 500 mila euro di multe non incassate e tra i 600 e i 700 mila euro di TARI. E cito le due voci più importanti, perché poi esistono gli affitti delle case popolari, esistono anche le spese condominiali, e possiamo aggiungere.
Quindi cosa vuol dire? A me non spaventano i 10 milioni di euro di residui attivi, mi spaventa quando ci andiamo a guardar dentro e scopriamo che una buona metà di questi tecnicamente sono ancora esigibili, ma di fatto sono tutti crediti che prima o poi diventeranno inesigibili, e di questo ci dobbiamo preparare. Ora io di queste cose qua non trovo traccia. Dobbiamo onestamente riconoscere che questo è un momento particolarmente complicato legato alla riduzione delle entrare previste, abbiamo visto che abbiamo dovuto cancellare il canone concessorio non ricognitorio, abbiamo visto che addirittura invece ci arrivano delle spese inattese relative alle bollette elettriche. Quindi questo sicuramente complica, ma quello che a me preoccupa, e sinceramente un po’ mi dispiace, è che poi nelle relazioni non sempre si dà una mano al Consiglio comunale, ai Consiglieri, a valutare con attenzione le problematiche del Comune. E prendo spunto proprio dalla relazione allegata alla variazione di bilancio, in cui da una parte giustamente ci dice che la competenza 2016 finirà in equilibrio come ci si aspetta, come si deve, dall'altra parte ci dice che sui residui attivi non c’è una variazione di stock, ma sostanzialmente anche la gestione dei residui attivi è in equilibrio; peccato che poi andiamo a vedere la cassa e prevediamo di perdere in un anno 1,5 milioni di euro di cassa. Allora io mi chiedo: se la gestione di competenza è in equilibrio, se i residui sono in equilibrio, questi 1,5 milioni di cassa dove vanno a finire?
Io credo che sia sbagliata la previsione che siano in equilibrio i residui attivi; purtroppo noi ogni anno, e anche quest’anno, aumenteremo ancora i nostri crediti inesigibili, e su questo in qualche modo l’Amministrazione deve mettere mano.

Non credo di essere allarmistico, sinceramente credo anche comunque di guardarmeli bene i numeri e anche mi piace confrontarmi.
Parto proprio dal discorso della cassa. La relazione dei Revisori che è uno spunto interessante ma, ripeto, i temi di cui stiamo discutendo emergono dai numeri presentati per la valutazione della variazione di bilancio, e uno è proprio quello citato dall'assessore Spendio sull'utilizzo dell’anticipazione di cassa. Anche qua, quando si comparano i numeri bisogna comparare, la regola dice, mele con mele e pere con pere, quindi paragonare il picco di anticipazione degli anni precedenti con un’anticipazione che abbiamo avuto a maggio di quest’anno già lascia qualche dubbio. Lascia ancora molti più dubbi se ricordiamo, e questo è il motivo della mia prima domanda, il punto di partenza; noi quest’anno abbiamo iniziato l’anno con 1 milione e 600 mila euro nel cassetto, vuol dire che per arrivare ad avere 2 milioni e 400 mila di anticipazione di cassa ci siamo spesi tutto quel milione e 600 mila e abbiamo avuto bisogno di altri 2 milioni e 400 mila. Quindi se lo leggiamo così questo dato forse ci dà una percezione un po’ diversa di questa situazione difficile, non voglio dire critica, non voglio essere allarmistico.
Così come sul discorso movimento residui; di nuovo, quando si dice residui attivi c’è dentro di tutto, bisogna vedere cosa c’è dentro, e soprattutto quando c’è un effetto di riduzione dei residui attivi bisogna capire dove vanno a finire. Un conto è se io riduco i residui attivi perché me li incasso, e a questo punto saremmo uno dei Comuni più ricchi d’Italia, in realtà cosa ha fatto il Comune di Trezzano negli ultimi anni, cosa ha fatto una prima volta il Commissario e cosa ha fatto di nuovo anche questa Amministrazione l’anno scorso? Ha portato a perdita una parte di questi residui, vuol dire che nel patrimonio del Comune abbiamo una bella voce che adesso sarà, vado a memoria, 5 milioni di euro che noi ci siamo persi perché sono soldi che non recupereremo più; li abbiamo cancellati dai residui, non li vediamo più, possiamo mostrare dei residui che sono in calo ma semplicemente perché abbiamo rinunciato a incassare. Questo fatto è normale, qualunque azienda dopo un certo periodo mette a perdita i soldi che non può incassare, diciamo che il Comune di Trezzano ci ha messo probabilmente un po’ di anni prima di arrivare a prendere decisioni di questo genere, probabilmente ci sono anche dei vincoli di legge che ci costringono a tenere questi residui attivi; ultimamente abbiamo iniziato, in parte volontariamente, in parte perché costretti dalla normativa, a fare un fondo di riserva che però copre una piccola parte di questo monte di residui attivi.
Quindi quello che voglio dire è che non è che mi spaventano in sé i residui attivi, bisogna vedere cosa c’è dentro. Io il timore che ho è che una parte importante di quei residui attivi innanzitutto l’anno prossimo ci porterà a dover aumentare il fondo di svalutazione dei crediti e quindi automaticamente le nostre spese aumenteranno, anche se non vogliamo le nostre spese correnti aumenteranno perché dovremo aumentare il fondo di svalutazione dei crediti, addirittura nel 2018 questo fondo dovrà coprire il 100 per cento di questo valore. Quindi il discorso dei residui attivi dipende tantissimo da quello che noi possiamo fare, a questo punto direi non tanto sullo storico dove veramente è un problema importante da gestire, forse dovremmo cercare di fare in modo che d’ora in poi questa posta nel nostro bilancio non aumenti in maniera incontrollata.
Ultimo punto che tocco, visto che più di una volta nella serata si è parlato delle spese, diciamo che io non sono un fan della contrazione delle spese, credo che le spese arrivi a un certo punto che diventano incomprimibili, credo che se noi andiamo a vedere le spese che il Comune di Trezzano può effettivamente ridurre probabilmente scopriamo che stiamo parlando di importi non importantissimi, perché ci sono delle spese sostanzialmente inevitabili che rappresentano il grosso del funzionamento della macchina comunale. Certo, si può far di meglio, si può spendere meglio, nessuno dice di no… ma penso che qualche volta dovremmo avere il coraggio di spendere un po’ di più, fare qualche investimento che possa portare un ritorno, si è parlato di un efficientamento della riscossione dei tributi, cioè non dobbiamo aver paura di spendere se questo porterà dei benefici. Vi ringrazio.


Prendo spunto dalla relazione dei Revisori, che conclude chiedendo questa relazione entro il 15 gennaio, se non sbaglio, chiedendo la collaborazione del Consiglio comunale, quindi mi auguro che l’Amministrazione voglia coinvolgere tutto il Consiglio comunale sia nelle spiegazioni fornite ai Revisori, sia eventualmente nelle risposte fornite dai Revisori, proprio perché veniamo coinvolti in questo loro parere e credo che sia un argomento talmente importante in cui deve essere investito tutto il Consiglio comunale.
Per quanto riguarda la dichiarazione di voto, diciamo che personalmente questa variazione di bilancio la trovo un po’ una battuta di arresto rispetto ad altre discussioni analoghe che abbiamo avuto, innanzitutto questi imprevisti importanti sono degli imprevisti che poi lo sono fino a un certo punto, nel senso che sono in caldo da quasi un anno e forse era opportuno comunicare prima e confrontarci prima sul problema.
L’altro aspetto è che rispetto a tante azioni che speravamo di vedere applicate sulla lotta all'evasione, sul recupero dei crediti da parte dell’Ente, purtroppo dobbiamo registrare che vediamo ancora veramente poco. Tutto sommato meno male che sono arrivate queste entrate relative alla cessione del diritto di superficie che hanno aiutato comunque a portare a casa questo bilancio, ricordando però che questa cessione del diritto di superficie in realtà è una rinuncia a una parte del patrimonio, quindi in qualche modo il Comune si trova costretto a vendere i suoi beni per far fronte a questi imprevisti.

Mi auguro che quel clima un po’ più di collaborazione, di discussione e di confronto possa riprendere, ma per questa volta il mio voto sarà contrario alla variazione di bilancio.