sabato 8 novembre 2014

Perché ho votato no alla variazione di bilancio



Il primo punto all'ordine del giorno del Consiglio Comunale di mercoledì scorso è stata la ratifica della variazione del bilancio 2014 recentemente deliberata dalla Giunta e che si è resa necessaria dopo che il governo ha ridotto i trasferimenti nel fondo di solidarietà (per Trezzano la riduzione è di 258.000 €).
Bisogna riconoscere che non è facile far quadrare i conti di un Comune, pianificando attività e investimenti, se (a Ottobre!) non si hanno ancora certezze nemmeno sui trasferimenti statali per l'anno in corso.
Nel decreto erano anche previste le voci di spesa su cui fare i tagli. La giunta quindi non aveva molta scelta e con una attenta revisione del bilancio è riuscita a trovare la cifra necessaria riducendo le previsioni per spese legali (24.000),  teleallarme (20.000), cancelleria (5000)... e scoprendo di avere 75.000 euro di maggiori entrate per un "contributo minori" della Regione che non era stato messo a bilancio!
Onestamente scoprire (a Ottobre!) che nel bilancio esistono tutte queste piccole “riserve” è sorprendente e dimostra come, stando all'opposizione, è veramente difficile avere un effettivo controllo su questi dettagli “in corso d'opera”, se non in occasione delle variazioni di bilancio o di particolari scadenze (la prossima a fine Novembre con l'assestamento di bilancio).
Ma la vera motivazione del voto contrario non è tanto la variazione proposta ma l'impianto generale del bilancio preventivo 2014, riconfermato con la variazione.
Il bilancio preventivo rappresenta l'atto più importante di una amministrazione: è l'elemento fondamentale di programmazione e definizione degli obiettivi della giunta ed è evidente che stando all'opposizione non si potrà mai essere completamente d'accordo.
Premesso che il raggiungimento degli obiettivi del patto di stabilità è un traguardo fondamentale e che mi auguro che la giunta riesca a far quadrare i conti, non posso che ribadire le perplessità, già espresse in precedenza, su alcune aree di rischio dell'attuale bilancio e, in particolare, sulla situazione dei residui attivi.
Nonostante l'ottimismo dimostrato dall'amministrazione (nell'ultima verifica fatta in occasione dell'equilibrio di bilancio di fine settembre il risultato della gestione dei residui è stato addirittura aumentato di 280.000 €) credo che la massa dei residui attivi abbia raggiunto un valore preoccupante (10 milioni di euro) e che sarebbe necessaria una attenta ricognizione per capire se tutte queste poste attive, in accordo con i principi contabili, possano ancora essere considerate tali o se, quantomeno, non sarebbe necessaria la costituzione di un fondo svalutazione crediti.


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