lunedì 24 marzo 2014

URBANISTICA E EDILIZIA VERSO UN FUTURO A IMPATTO ZERO “LA GREEN ECONOMY” di Antonio Sorrentino







Il Piano di Governo del Territorio è stato recentemente approvato dal commissario Scaduto e rappresenta il punto di riferimento per lo sviluppo urbanistico della città, identificando le Aree di trasformazione e i possibili sviluppi urbanistici che però dipenderanno in larga parte dalla decisione dei proprietari delle aree.
Rispetto alla versione precedente, il piano prevede alcune novità importanti per le Aree Demalena, Cellini e Brentagg, riconoscendo “potenzialità di trasformazione da sottoporre però a programmazione negoziata”.
Si tratta di aree che per dimensione e criticità rappresentano un grosso problema ma anche una grande opportunità di miglioramento per Trezzano e che la prossima amministrazione dovrà affrontare con la massima urgenza.
In un comune come il nostro, contraddistinto da un grande patrimonio immobiliare e da una realtà già altamente (troppo) urbanizzata, la priorità non può che essere rinnovare dal punto di vista dell'efficienza energetica gli edifici esistenti. L'azione andrebbe adeguatamente accompagnata con interventi di sensibilizzazione e formazione di tutti gli operatori del settore e a tutti i cittadini. La sfida per il futuro è costruire e trasformare “A IMPATTO ZERO EDIFICI GREEN”.
Le priorità dovranno essere:
1)  SALVAGURADIA DEL TERRITORIO
Gestione del territorio sulla base del "no consumo del suolo", puntando esclusivamente sulle aree inserite nel Nuovo Piano Generale del Territorio recentemente adottato e sul recupero e la riqualificazione delle aree produttive dismesse.
Attenzione e rispetto del territorio secondo il principio di “costruire sul costruito”, nella logica di un forte riduzione della colata di cemento, ma anche una chiara e coerente prospettiva di evoluzione urbanistica produttiva e residenziale compatibili con il tessuto urbano esistente. Convincere alla cittadinanza che si può partecipare a mantenere e migliorare il verde di Trezzano sul Naviglio. Chiunque può diventare sponsor del verde cittadino: adotta un'area verde del Comune di Trezzano sul Naviglio. E' possibile anche prendersi cura di arredi e attrezzature, degli spazi destinati a verde pubblico antistanti a negozi, condomini e locali pubblici.
2) EDILIZIA GREEN
Promuovere “ IMMOBILI PRIVATI E PUBBLICI COSTRUITI IN BIOEDILIZIA ED ENERGIA A IMPATTO ZERO ” in edilizia si intende un edificio autosufficiente che non consuma risorse fossili né tanto meno inquina, quindi ha costi di esercizio nulli.
L’energia che consuma e che si utilizza all’interno dell’edificio viene prodotta dalle fonti rinnovabili presenti sul territorio con impianti del tipo fotovoltaico e geotermico. Ne consegue che l’immobile non è collegato ad alcuna rete cittadina ed è in grado di autogestirsi per i normali fabbisogni di energia, gas, acqua, reflui e connettività.
3) PREMIALITA’ ALL’IMPRESE PRIVATE O ALLE COOPERATIVE GREEN
Prevedere la premialità volumetriche per le imprese che decidono di intervenire, per esempio, abbattendo e ricostruendo edifici, rendendoli efficienti e innovativi dal punto di vista energetico oppure ristrutturandoli con materiali eco-compatibili, ricorrendo a materiali a basso impatto ambientale, energia da fonti alternative, verde attrezzato ed architettura di qualità l’utilizzo di strumenti di flessibilità come il credito edilizio e il trasferimento di diritti edificatori, un piano del verde con percorsi verdi che connettono la città, la pre-piantumazione di lotti edificabili, alberi ad alto fusto, orti e boschi urbani.
4) PRIORITA’ AGLI IMMOBILI GREEN A PREZZO CALMIERATO
Concedere agevolazioni fiscali, alle Imprese Private o alle Cooperative che realizzeranno appartamenti, al fine di soddisfare la richiesta di prima casa, delle giovani coppie, anziani e altre categorie deboli, residenti nel territorio di Trezzano sul Naviglio.
5)TERZIARIO E PRODUTTIVO EDIFICI GREEN
Priorità e agevolazioni fiscali e possibilità di partnership Pubblico/Privato anche sfruttando forme e strumenti finanziari nuovi, alle Imprese Private o alle Cooperative che realizzeranno o trasformeranno edifici destinati al terziario e produttivo in “EDIFICI GREEN”.

Antonio Sorrentino



domenica 23 marzo 2014

VIVERE SICURI A TREZZANO SUL NAVIGLIO di Antonmarco Catania

Per affrontare in maniera progettuale il tema della Sicurezza è necessario individuare le criticità presenti sul territorio comunale, distinguendole tra quelle che debbono essere affrontare in un contesto di Security, nel quale ci si preoccupa di prevenire e mitigare gli effetti di crimini contro persone o cose - furti, rapine, aggressioni, spaccio, etc -, ed in un contesto di Safety, nel quale si prendono in considerazione i rischi del territorio legati, ad esempio, alla pericolosità di attraversamenti pedonali o ciclistici.
Quando si parla di Sicurezza in un territorio comunale, non si possono inoltre trascurare le problematiche che scaturiscono dal Disagio Sociale, nel nostro territorio trezzanese, rappresentato anzitutto da quello giovanile.
Le problematiche di Security, Safety e Disagio Sociale, devono essere affrontate in maniera organica e progettuale per arrivare ad ottenere risultati efficaci e misurabili.
Anzitutto deve essere realizzata un Analisi del Rischio del Territorio che individui, per contesto – Security, Safety e Disagio Sociale - e quindi per tipologia – es, furti, prostituzione, spaccio, strade pericolose - , le criticità presenti sul nostro territorio.
Le criticità individuate devono quindi essere localizzate sul territorio mediante la definizione di quella che viene detta Mappa del Rischio.
Solo a questo punto possono essere individuate tutte le azioni che andranno a costituire il Piano Generale della Sicurezza per il territorio di Trezzano e che l’ Amministrazione comunale può mettere in atto, in collaborazione con tutte le forze dell’ordine che operano sul territorio: Polizia Locale,Carabinieri, Guardia di Finanza , l’ Associazione dei Carabinieri, gli Istituti di Vigilanza privata ma anche tutte le agenzie educative, come scuole, parrocchie e società sportive.
Le azioni individuate andranno a costituire il Piano Generale della Sicurezza per il territorio di Trezzano. Tra queste sarà certamente necessario prevedere:
  • La creazione del Comitato cittadino per la Sicurezza, al quale partecipino oltre che le Forze dell’ordine e l’associazione Carabinieri, gli assistenti sociali, le agenzie educative ed i rappresentanti dei quartieri.
  • La revisione del Piano di Gestione del Traffico Urbano, per cui oltre a sfavorire il traffico di attraversamento a vantaggio del traffico locale, vengano creati percorsi che agevolino il controllo del territorio.
  • L’adeguamento del sistema di illuminazione in un ottica di Sicurezza
  • La realizzazione di zone a traffico limitato ai residenti durante le ore notturne
  • L’utilizzo di telecamere collegate con il database del Ministero degli Interni per l’individuazione di auto rubate che circolano sul territorio.
  • La presenza della Polizia Locale anche durante le ore notturne
  • Il coordinamento nel pattugliamento del territorio anche durante le ore diurne
  • L’aggiornamento continuo dell’anagrafica delle attività economiche e commerciali che operano sul territorio
  • La definizione di convenzioni con le società di Vigilanza Privata che operano sul territorio
  • Il recupero degli ambienti urbani degradati
Antonmarco Catania

LAVORO di Isa Mele

L’idea di realizzare una cittadina a Trezzano in cui una zona industriale e un'area urbanistica si integrassero, permettendo ai lavoratori di risiedere vicino alle unità produttive e contemporaneamente di disporre di tutti i servizi nasce a partire dagli anni sessanta. Il pensiero ispiratore era quello di uscire da Milano senza tuttavia staccarsene. 
Nel corso di questi decenni il suo tessuto industriale è notevolmente cresciuto, fino a diventare un polo di attrazione per numerose aziende richiamate dalla presenza di una delle strade statali più importanti in quanto grande asse di penetrazione urbana.
Ma tutti i principali indicatori economici descrivono però un'Italia in affanno negli ultimi anni, e anche a Trezzano la crisi economica si abbattuta con tutta la sua durezza senza risparmiare imprese e piccoli esercizi commerciali.
Come fronteggiarla? Certo le idee di rilanciare l’economia sul nostro territorio sono tante e tutte lodevoli di attenzioni, ma poi bisogna inevitabilmente fare i conti con i costi che così come tali non permettono di attuare nel breve periodo interventi che richiedono una grande progettualità e cospicui investimenti. Allora perché non valorizzare quegli stessi strumenti già esistenti e collaudati che operano da diversi anni nel nostro comune? L’AFOL è senz’altro uno di questi, ma di cosa si tratta? E’ un ente strumentale della Provincia di Milano e di 27 comuni del sud Milano tra cui anche Trezzano (lo sportello si trova in Via Tintoretto) che fornisce servizi di formazione, orientamento, incontro tra domanda e offerta di lavoro, di politica attiva del lavoro e di integrazione lavorativa di soggetti deboli. Le sue prestazioni sono rivolte a cittadini e imprese ed hanno l'obiettivo di: prevenire e contrastare la disoccupazione, migliorare la qualità dell'occupazione, favorire la crescita del capitale umano e sostenere lo sviluppo locale. Nello specifico i suoi servizi sono:
1) colloqui individuali specialistici (per un esame approfondito delle problematiche e delle caratteristiche del destinatario, con analisi delle sue esperienze, che confluisce poi in una scheda individuale degli ambiti di sviluppo; supporto nella redazione del curriculum vitae);
2) tutoring e counseling orientativo (aggiornamento del curriculum vitae e predisposizione della lettera di accompagnamento; preparazione e affiancamento al colloquio anche in azienda/impresa; assistenza ai destinatari e alle imprese nella fase di inserimento lavorativo);
3) sostegno alla ricerca del lavoro SCOUTING AZIENDALE (affiancamento e supporto nella definizione del piano di ricerca; in particolare: individuazione delle opportunità professionali, valutazione delle proposte di lavoro, invio delle candidature, contatto e/o visita in azienda);
4) ATTIVITA’ DI PRESELEZIONE (tramite consultazione del database sulla base delle richieste pervenute dalle aziende; screening delle autocandidature pervenute .
5) SERVIZI PER LE AZIENDE: ricerca mirata di personale, tirocinii di formazione e orientamento, ricollocazione del personale/outplacement supporto in situazioni di crisi dovute a ristrutturazioni aziendali, procedure fallimentari, cessazioni parziali di rami d’azienda e situazioni di crisi occupazionali, procedure di sostegno per la ricollocazione e la riqualificazione del personale;
6) Servizi a favore delle categorie protette.
 Un ulteriore provvedimento di contrasto alla crisi economica sarebbe quello di creare un osservatorio permanente sulle situazioni di crisi costituito e presieduto dal comune per analizzare gli effetti della recessione sulla strutture industriali e sui livelli occupazionali e per promuovere processi di ristrutturazione e riqualificazione. In sostanza l’intento in primis è quello di individuare procedure e strumenti per attenuare le ricadute occupazionali della crisi e favorire la ricollocazione delle persone e la salvaguardia della capacità produttiva del territorio. In secondo luogo, l’obiettivo è quello di farlo diventare ”fucina” di progettualità, innovazione, ma anche analisi e anticipazione delle criticità, avvalendosi del supporto di enti e istituzioni che, su più livelli, possano interagire. Potrebbe rappresentare il punto di partenza per mettere in piedi un laboratorio permanente che raggruppi enti, istituzioni, attività produttive, imprenditori e le organizzazioni sindacali, con lo scopo di confrontarsi mettendo a disposizione esperienze e capacità. La finalità è anche quella di promuovere Trezzano come città ideale dove impiantare una nuova impresa.
A supportodi questo tipi di intervento si potrebbe pensare di istituire all’occorrenza un tavolo di concertazione ad opera delle istituzioni comunali insieme alle categorie imprenditoriali e a tutti gli altri soggetti coinvolti. La parola d’ordine è fare sinergia, “ Il territorio deve imparare a fare squadra”. In questa impresa gli operatori istituzionali assumerebbero il ruolo di mediatori nella difficile opera di composizione delle crisi aziendali. Ma in che modo? Nella veste di mediatore il Comune si farebbe carico di svolgere l’ arduo compito di far dialogare le parti in maniera costruttiva, cercando di far loro abbandonare le reciproche diffidenze e i reciproci pregiudizi, facendo loro capire che, trovando un accordo, si potrebbero soddisfare integralmente gli interessi comuni.

Isa Mele

lunedì 17 marzo 2014

Il buon esempio


In genere non amo molto gli slogan ed è abbastanza raro che, navigando per la rete, mi imbatta i qualcosa di così efficace che mi convinca a ripubblicarlo. In questo caso, sulla pagina Facebook di Alessandra Tealdi, ho trovato  questo post che, nonostante l'immagine discutibile e l'uso dello spagnolo, mi sembra di una forza incredibile:
“Il mondo cambia con il tuo esempio, non con la tua opinione”
E' una di quelle frasi che sintetizzano un concetto che ti frulla in testa da sempre , ma che non sei mai riuscito a rendere così sinteticamente.
Ultimamente incontro tante persone che con simpatia e passione mi offrono i loro consigli e la loro opinione. Non voglio essere frainteso, si tratta di sempre di consigli e opinioni importanti, che sono stati utilissimi per elaborare programma e obiettivi, ma qualche volta c'è bisogno di qualcuno che aiuti a trasformare le buone intenzioni in qualcosa di pratico e realizzabile.
Ci sono poi degli esempi comici. Recentemente un signore mi si è avvicinato e mi ha elencato un serie di situazioni assolutamente inaccettabili: il vicino che gli parcheggia davanti al box, i vigili che non intervengono, i padroni di cani che non si preoccupano di pulire dove il cane sporca, i ragazzi che fanno chiasso al parco.... Dopo una mezz'oretta mi ha salutato, ha attraversato la strada e ha ripreso la macchina, che per tutto quel tempo era rimasta parcheggiata sulle strisce pedonali!
Insomma tante belle opinioni, anche condivisibili, ma il buon esempio?


venerdì 14 marzo 2014

Destra o sinistra?

Quando si parla di partiti o di persone politiche, la prima cosa che si fa per dar loro un'identità, è quella di collocarli su un'asse, in una posizione più a sinistra o più a destra. È una semplificazione che aiuta tutti noi a orientarci nello spazio politico e mi capita sempre più spesso che qualcuno mi chieda: “ Trezzano Oltre è di sinistra o di destra?”
Nonostante la tentazione di rispondere sinteticamente (e forse bruscamente) che il nostro movimento non è né di qua né di là perché “noi siamo Oltre!”, credo che sia giusto dare una risposta un po' più articolata a tutti coloro che stanno dimostrando un crescente interesse per il nostro movimento e che in un momento così confuso (quante liste avremo alle prossime comunali di Trezzano?) cercano di mettere un po' d'ordine utilizzando schemi collaudati.
Ma cosa significa essere “di destra” o “di sinistra” oggi?
In realtà spesso vengono identificati come “di destra” partiti e movimenti che hanno radici ideologiche molto diverse: conservatori, liberali, nazionalisti, populisti, liberisti, destra sociale... Molti moderati sicuramente non si riconoscono nei valori di chi rimpiange “il passato”, molti della lega non si sentono di destra, anche se da molti anni si schiera con la destra, la destra sociale è probabilmente più anticapitalista di molta sinistra...
Anche a sinistra non è molto diverso: marxisti, socialdemocratici, anarchici, riformisti, socialisti, popolari, laburisti...Specialmente su certi temi di politica economica e di scelte etiche le differenze possono essere insanabili.
Un movimento, come Trezzano Oltre, che non si riconosce in nessuna di queste radici ideologiche è difficile da collocare seguendo lo schema destra /sinistra.
Se poi guardiamo alle tematiche e ai problemi che si possono affrontare a livello locale la distinzione tra destra e sinistra ha ancora meno senso: è necessario collocarsi a destra o a sinistra, per sapere che a Trezzano è necessario intervenire sulla sicurezza? La solidarietà sociale è di destra o di sinistra? È necessario essere di sinistra o destra per affrontare le tematiche della legalità, della difesa dell'ambiente e della trasparenza? Il desiderio di una città ordinata e con un traffico sostenibile è di destra o di sinistra?
Noi vogliamo essere valutati su questi valori e sui principi fondamentali della democrazia e della legalità e crediamo di non poter essere incasellati nello schema destra/sinistra, non per una mancanza di presa di posizione, ma perché, come dice il Manifesto di Trezzano Oltre :
“Trezzano OLTRE si propone di amministrare il territorio con competenza, trasparenza e passione, lontano dalle consorterie politiche e dagli ordini di partito.”
Il mio consiglio è quello di leggere il Manifesto di Trezzano Oltre dove troverete, in due paginette molto intense, i principi fondamentali e i valori di riferimento del Movimento.
Sono sicuro che capirete perché, alla domanda se siamo di destra o di sinistra, rispondiamo: “noi siamo Oltre!”

giovedì 13 marzo 2014

Fare


Per realizzare un programma, oltre alla visione strategica, ci vogliono capacità morali, competenze e metodo.

Bisogna avere ben chiari gli obiettivi che si vogliono raggiungere e misurare i risultati ottenuti, senza confondere l'obiettivo con il mezzo che serve per raggiungerlo.Ogni decisione deve essere presa rispettando alcune fasi fondamentali: ascoltare, decidere, agire, controllare.

Sembra banale ma quante volte abbiamo l'impressione che alcune decisioni vengano prese senza ascoltare le persone coinvolte? Che le decisioni siano prese senza identificare chiaramente chi ne risponderà in futuro? Che le cose decise non vengano poi effettivamente realizzate? Che alla fine ci non sia un reale controllo per capire se quanto realizzato ha veramente raggiunto gli obiettivi che erano stati fissati?

Si tratta di un circolo virtuoso: controllare vuol dire tornare ad ascoltare, confrontarsi con gli obiettivi e la visione strategica ed eventualmente intervenire, senza perdere di vista i reali bisogni del cittadino.

Spesso non s tratta di “inventare” qualcosa di nuovo. Basta guardare quali sono le “pratiche migliori” messe in atto da comuni simili al nostro per risolvere problemi simili.

A volta si tratta semplicemente di fare un migliore utilizzo di strutture e servizi già esistenti, che rappresentano un costo senza dare i risultati previsti

Molte di queste pratiche sono basate sulla trasparenza e una maggiore interazione tra cittadini e amministrazione, soprattutto grazie all'uso di internet. Per i cittadini che non hanno la possibilità di usare queste tecnologie, possiamo approfittare della presenza di diverse sedi di uffici comunali dislocate in vari punti del territorio

lunedì 10 marzo 2014

Immaginare il futuro

Sicurezza, lavoro, cura del territorio, partecipazione, trasparenza e legalità: sono le cose che ci chiedono i cittadini di Trezzano.
 
Immaginare il futuro non vuol dire sognare cose irrealizzabili ma avere una visione strategica, un riferimento costante per ogni decisione, per essere sicuri di andare nella giusta direzione senza sprecare risorse ed energie.
  
Lo sviluppo disordinato di Trezzano ci ha portato in una situazione in cui è diventato difficile trovare un posto dove fare un ponte sul Naviglio o far passare la tangenziale che dovrà smaltire il traffico che ogni giorno attraversa la nostra Città.
  
Per disegnare una Città migliore dovremo affrontare scelte importanti, guardando al bene collettivo e non gli interessi individuali. Perché Trezzano è il posto dove abbiamo deciso di trascorrere la nostra vita, la maturità e la vecchiaia e per questo vogliamo che diventi il posto migliore dove vivere.
  
Noi vogliamo rendere Trezzano più sicura e vivibile, recuperare l'aspetto etico della politica, la fiducia dei cittadini e la loro voglia di partecipare e contribuire.
  
Per poter fare questo bisogna tornare ad avere una visone complessiva, con un programma che rifletta le reali esigenze dei cittadini e non gli aspetti organizzativi dell'amministrazione (assessorati, aeree funzionali, responsabili di servizio...).
  
Immaginare il futuro vuol dire recuperare una capacità progettuale che consenta di andare oltre le capacità finanziarie del comune per ricevere finanziamenti da altri enti del territorio e da privati.

sabato 8 marzo 2014

Una scelta consapevole


E' il titolo di un saggio scritto da Naomi Klein nel 2000 (e diventato... un logo famoso!)  che descrive la crescente importanza dei "brand" nei mercati di largo consumo e l'influenza che hanno sulle scelte dei consumatori.
Chi non preferisce affidarsi ai prodotti che conosce benissimo? Chi non preferisce proprio quelle scarpe perché "se costano così tanto un motivo ci sarà"?
In effetti, in molti casi, questo è l'approccio più efficiente: non possiamo mica passare la giornata al supermercato confrontando prodotti sconosciuti...
Però quando dobbiamo fare degli acquisti importanti siamo molto più attenti. Ci informiamo, confrontiamo... non ci basta conoscere il marchio, vogliamo vedere cosa c'è sotto.

Le elezioni comunali saranno il 25 maggio in contemporanea con le elezioni europee.
C'è tutto il tempo di informarsi, confrontare idee e programmi e, soprattutto per le comunali, di incontrare i candidati, capire chi sono le persone che sostengono le varie liste.

E poi anche noi abbiamo un bel simbolo!
Arancione: un colore non usuale nel panorama politico che ci distingue e distanzia da tutti.
Due richiami alla nostra Trezzano: l'acqua  del Naviglio e il nostro ponte, per andare OLTRE.


venerdì 7 marzo 2014

Servizio Pubblico - orari servizio urbano Trezzano

Non è stato facile ma alla fine sono riuscito  a procurarmi gli orari dei pulmini che girano per Trezzano.
La zia di solito si rivolgeva all'edicola ma l'edicola non li tiene più. Sul sito del comune compaiono solo gli orari relativi all'estate 2013.
Ho provato agli uffici comunali del centro socio culturale e alla biblioteca, ma sembra che gli orari siano "disponibili solo in via Tintoretto e forse allo sportello del cittadini in via IV novembre"
Se ne avete bisogno potete trovarli al link qui sotto

https://onedrive.live.com/view.aspx?cid=EE6A2993CE045EBE&resid=EE6A2993CE045EBE%211728&app=WordPdf&wdo=1

giovedì 6 marzo 2014

Con i Trezzanesi per Trezzano


Vivere la Città

Crediamo che per capire, affrontare e risolvere concretamente i problemi di una città complessa come Trezzano sul Naviglio, bisogna non solo conoscere ma soprattutto vivere la città in tutti gli aspetti quotidiani.

Ascolto

Vivere la città vuol dire anche incontrare le persone, frequentare i luoghi di aggregazione come le scuole, le palestre, le associazioni culturali e sportive, le parrocchie, i comitati di quartiere, le tante organizzazioni di sostegno sociale presenti sul nostro territorio. Vuol dire soprattutto saper ascoltare.

Sicurezza

Per chi vive a Trezzano la sicurezza è il problema più sentito, in tutti i suoi aspetti.
La sicurezza nelle proprie case, la sicurezza nelle strade, la sicurezza muovendosi in auto, in bici o a piedi, la sicurezza ambientale.

Esempio

Dobbiamo recuperare lo spirito di servizio di chi ha la possibilità di dedicarsi alla politica, la passione di chi lavora al servizio dei Trezzanesi, la partecipazione dei concittadini. Dobbiamo cominciare a dare il buon esempio.

Cura del territorio

Migliorare la vivibilità non sempre richiede grandi investimenti. Spesso serve solo una adeguata manutenzione delle strade e dei marciapiedi, dei parchi, degli impianti sportivi e scolastici. A volte si tratta solo di utilizzare meglio strutture e servizi già disponibili.

Scelte importanti

Per migliorare Trezzano dovremo affrontare scelte importanti per disegnare una città migliore. Perché Trezzano è il posto dove abbiamo deciso di trascorrere la nostra vita, la maturità e la vecchiaia e per questo vogliamo che diventi il posto migliore dove vivere.

Bene collettivo

Le scelte importanti non si possono fare guardando agli interessi individuali. Bisogna sempre guardare al bene collettivo che è quello che rende più vivibile, più attraente, più sicura la nostra città.

Risorse

Coinvolgere le persone vuol dire eliminare gli sprechi, fare le scelte giuste e spendere bene le risorse economiche. Come in tutte le organizzazioni, la risorsa più importante per Trezzano sono le persone, i cittadini e i dipendenti comunali.

Trasparenza

Garantire l'accesso agli atti dell'amministrazione pubblica è importante ma non sufficiente. Ogni cittadino deve poter giudicare gli obiettivi, le scelte e i risultati dell'amministrazione comunale, come se fosse sempre seduto al nostro fianco.

Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU)

Il PGTU è stato approvato dal commissario Scaduto e pubblicato sul sito internet del Comune
E' un documento molto interessante che, da una prima lettura, è sostanzialmente condivisibile, Si tratta principalmente di una analisi della situazione attuale e di una serie di suggerimenti per migliorare la situazione abbastanza generali. Da valutare meglio le variazioni proposte per molti sensi unici.
Nel complesso si tratta di diversi documenti e tavole e mi permetterei di suggerire la lettura in particolare di “relazione” e “interventi previsti”.
Sono scaricabili dal sito del comune all'indirizzo:
http://www.comune.trezzano-sul-naviglio.mi.it/portale/common/AmvDocumentoInfo.do?MVVC=amvdocui&ID=1120&REV=0&MVPD=0&MVTD=4&MVSZ=0
Ci sono 30 gg di tempo per depositare osservazioni e suggerimenti che vanno consegnate, sull'apposito modulo, all'ufficio protocollo del Comune ( via IV Novembre)

Ricominciamo da qui

Il 25 Maggio andremo a votare per eleggere il nuovo Sindaco e il Consiglio Comunale di Trezzano sul Naviglio.
Un articolo di Francesca Santolini ci ricorda che si sta per concludere il periodo di commissariamento per il Comune di Trezzano. Vari link all'interno dell'articolo ci aiutano a ricordare le vicende che ci hanno portato a questo punto.
http://www.ilgiorno.it/sudmilano/cronaca/2014/03/03/1033502-trezzano-pgt-corruzione.shtml