mercoledì 16 maggio 2018

Rendiconto 2017: un giudizio complessivo

Attraverso il Rendiconto della Gestione e la relazione che lo accompagna, la Giunta Comunale relaziona sulla situazione economica finanziaria e sullo stato di realizzazione dei programmi e degli investimenti previsti dal Bilancio di previsione. Spesso lo si chiama Bilancio Consuntivo o semplicemente Consuntivo.
Personalmente mi piace molto il termine Rendiconto perché dà l'idea di quello che dovrebbe essere: il momento in cui l'organo esecutivo, terminata la fase di previsione modificata nei numerosi aggiornamenti che si susseguono nell'anno, rende conto della reale situazione economico-finanziaria e dei risultati ottenuti.
Certo, stiamo parlando della situazione reale al 31 dicembre, ed è un peccato che si possa fare solo a fine maggio, ma si tratta di un passaggio fondamentale, che tra l'altro sarà il motivo della prima inevitabile variazione al bilancio preventivo 2018, approvato a febbraio sulla base dell'ultima previsione di chiusura 2017 e che dovrà essere corretta con i dati definitivi.

Sostanzialmente possiamo dividere la valutazione del rendiconto in una parte dedicata ai risultati economico-finanziari e una dedicata allo stato di realizzazione dei programmi/obiettivi.


Nei precedenti post ho già approfondito alcuni aspetti finanziari: Risultato di Amministrazione, Risultato di Cassa, Gestione dei Residui.

Sinteticamente non posso che sottolineare che il Rendiconto 2017  conferma un trend che caratterizza i risultati del Comune di Trezzano sul naviglio da parecchi anni:
  • Una chiusura molto positiva in termini di risultato di amministrazione ma condizionata da un crescente aumento del crediti che presentano difficoltà notevoli di incasso
  • Una cronica difficoltà di riscossione
  • Un livello molto basso di spese di investimento realizzate rispetto a quelle preventivate

Questo ha un importante effetto sui flussi di cassa che sono stati decisamente negativi nel 2017, riducendo enormemente la liquidità disponibile e condizionando la possibilità di interventi.


In preparazione del rendiconto è stato fatto un lavoro molto accurato di riaccertamento dei residui, che ha comportato lo stralcio di una quota molto importante di vecchi crediti ormai considerati di difficile esigibilità (1.318.289 €) o insussistenti(1.622.413 €).
Si tratta di un operazione che sicuramente rende il bilancio finanziario più realistico, ma non risolve il problema dell'incasso di questi crediti sofferenti.

In questo scenario finanziario complicato, quali obiettivi sono stati raggiunti?

Questi i risultati sul fronte delle entrate:

Non c'è dubbio che  gli obiettivi più importanti fossero il miglioramento della percentuale di riscossioni (sia di competenza sia in conto residui), la lotta all'evasione e l'accensione di prestiti per il finanziamento di investimenti.

Le riscossioni non solo sono state inferiori al 2016 (- 2.454.575 €), ma sono state anche nettamente inferiori ai pagamenti: al netto dell'anticipazione di tesoreria i pagamenti hanno superato le riscossioni di 2.364.000 €. Questo ha comportato l'azzeramento del fondo di cassa iniziale e, addirittura, la chiusura in anticipazione di cassa.

Sulla lotta all'evasione fiscale finalmente si comincia a vedere qualche segnale in termini di accertamenti ( 1.774.096 euro, contro la previsione di 960.000 euro) ma il risultato in termini di riscossioni è ancora sconfortante ( 180.000 euro solamente).

Per quanto riguarda l'accensione di prestiti il bilancio preventivo prevedeva 750.000 € di nuovi mutui, progressivamente aggiornati fino all'ultima previsione di 147.000 e all'effettivo accertamento di 0 (zero).
Però una nota sulla relazione ci informa che:
Nel corso del 2017 sono state definite le modalità di accensione di mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti per € 446.903,22 finalizzato alla manutenzione straordinaria strade, per ottenere così la riqualificazione di alcune vie cittadine centrali e ad intenso traffico quali via Mazzini e via Gramsci; tale obiettivo è arricchito dalla previsione progettuale relativa alla realizzazione del percorso ciclabile, in parte esistente, per il collegamento tra la via Cavour ed il Parco del Centenario e l'Alzaia del Naviglio Grande. Per la tempistica legata alla concessione del mutuo ed agli adempimenti amministrativi per l'affidamento dei lavori, l'esecuzione degli stessi è prevista per maggio 2018.
E' stato inoltre assunto il mutuo per l'importo di € 65.636,77 esigibili nel 2018 con Finlombarda per la rimozione dell'amianto negli edifici scolastici al fine di garantire alla popolazione scolastica e al personale operante ambienti
sicuri dal punto di vista ambientale.

Insomma, speriamo nel 2018.

Sul fronte delle spese non c'è dubbio che la parte più qualificante sono le spese di investimento, destinate a incrementare il valore del patrimonio comunale.











Da questo punto di vista possiamo rilevare che, rispetto alle previsioni di spesa in conto capitale per 1.927.217 €, gli impegni sono stati solo 798.029 € e i pagamenti 463.934 €.

Come ci ricorda la Relazione al rendiconto: “L'osservazione si sposta, infine, sul grado di ultimazione dei pagamenti, visti come un indicatore sull'avvenuto completamento dell’intervento previsto”. 
Quindi possiamo considerare completati investimenti per 463.934 €.


Ma cosa ci dicono le altre cifre?
Guardando al totale delle cifre (e non ai singoli movimenti sottostanti, non sempre facili da ricostruire), possiamo dire che sono stati previsti interventi per 1.927.217 €, sono stati impegnati 798.029 € e ne sono stati pagati 
463.934 €.

La differenza tra Impegni e Pagamenti è di 334 mila euro e la ritroveremo tra i residui passivi, da pagare nel 2018.
La differenza tra le previsioni e gli impegni (1.191.188 €) viene in parte (817.722 €) accantonata nel Fondo Pluriennale Vincolato, per finanziare spese nel 2018 e in parte (374 mila €) costituisce economia di spesa.

La Relazione al Rendiconto dedica poi parecchie pagine ad analizzare lo stato di realizzazione delle varie Missioni e dei singoli programmi. 
Per il momento riporto solo una tabella con il dettaglio per Missione. Approfondiremo in un prossimo post.

Intanto speriamo di avere qualche chiarimento in occasione della Commissione Bilancio di domani sera e di ricevere al più presto il parere del Collegio dei Revisori, documento molto importante per la  valutazione del rendiconto.







martedì 15 maggio 2018

Residui attivi (e passivi)

Cosa sono i residui attivi?
Sfruttiamo la spiegazione che troviamo nella "Relazione al Rendiconto":

"Le previsioni di entrata tendono a tradursi in altrettanti accertamenti che, se non incassati nello stesso esercizio,si trasformano a rendiconto in nuovi residui attivi, e quindi in posizioni creditorie verso terzi."

Quindi: le previsioni sono quelle contenute nel Bilancio preventivo, gli accertamenti sono le "richieste" emesse dagli uffici competenti (bollettini TARI, multe, etc.) e le riscossioni sono i soldi che entrano in cassa. 
Quindi, ad esempio, si possono prevedere 850mila euro di contravvenzioni, elevarne 750mila e incassarne 220mila.
La differenza tra accertato e riscosso andrà a costituire i residui attivi che dovranno essere incassati l'anno successivo.

Ecco i residui attivi formati nel 2017

Che dire? ... poco male, abbiamo chiuso il 2017, in anticipazione di cassa per 360,000 , ma adesso incassiamo gli 8 milioni di residui (competenza 2017) e risolviamo tutto.

In realtà non c'è certezza che i residui attivi saranno effettivamente incassati. Ogni anno si fa un riaccertamento dei residui per valutare se sono effettivamente esigibili.

Ad esempio il 2017 è iniziato con quasi 11 milioni di residui attivi (di competenza 2016 e precedenti). Il riaccertamento fatto a inizio 2018 ha certificato che di questi 11 milioni circa 4  sono stati riscossi e quasi 5 rimangono a residui (in attesa di riscossione), come si può vedere dalla tabella 
















I due milioni che mancano all'appello sono stati stralciati,  perché si è verificato che erano stati imputati erroneamente o sono ritenuti inesigibili. (Contemporaneamente alla cancellazione dei residui attivi si ha anche un ridimensionamento del Fondo Crediti Dubbia Esigibilità corrispondente alle poste stralciate).

Per capire dove vanno a finire i residui attivi stralciati dovremmo aprire un capitolo a parte, accontentiamoci della nota contenuta nella Relazione:

L'operazione di riaccertamento ordinario dei residui è stata condotta al fine di radiare prudenzialmente tutte quelle poste contabili che, alla luce del tempo intercorso rispetto alla scadenza originaria, oggi paiono in sofferenza; è il caso di taluni ruoli emessi per la riscossione della TARSU e delle sanzioni al C.d.S. stralciati dal conto del bilancio ed iscritti nel conto del patrimonio ove verranno conservati sino al compimento dei termini di prescrizione.

Non è molto
E in effetti sul riaccertamento dei residui che ha portato alla cancellazione dal conto del bilancio di oltre due milioni di crediti sarebbe stato utile qualche approfondimento in più.

È vero che il riaccertamento dei residui è argomento di una specifica delibera di Giunte Comunale, ma visto l'impatto che ha avuto sul risultato del 2017 (che deve essere discusso e approvato in Consiglio Comunale), sarebbe stato utile un maggior dettaglio.

Per i residui passivi il discorso è analogo e contrario. Ogni cancellazione di un residuo passivo corrisponde alla cancellazione di un debito del Comune.
Ecco le due tabelle relative ai residui passivi:



















I numeri relativi ai residui (attivi e passivi) li ritroviamo nel Risultato di Amministrazione

lunedì 14 maggio 2018

Rendiconto 2017: Risultato di Cassa

Dopo aver sinteticamente valutato il risultato di amministrazione, proseguiamo l'analisi del Rendiconto di Gestione 2017.
Gran parte dei dati provengono dalla Relazione sulla Gestione che accompagna il Rendiconto. Si tratta di una relazione abbastanza corposa che offre tantissime informazioni, anche se qualche volta si potrebbe migliorare la comprensione e aiutare la“quadratura delle cifre” aggiungendo qualche nota d commento e qualche tabella comparativa.
Il dato che più colpisce valutando il risultato di amministrazione è che nel corso del 2017 il fondo di cassa è passato da più di 2 milioni di euro a zero.
I dati presentati nella sezione Risultato di Cassa offrono lo spunto ad alcune considerazioni.


La prima osservazione è relativa alla (enorme) differenza tra la previsione dei movimenti di cassa in entrata (37.069.554,58 €) e le reali riscossioni (29.921.693,31 €). Anche escludendo prestiti, anticipazioni e conto terzi, la differenza rimane altissima (Previsioni-Riscossioni = 4.397.567,66 €)


Considerando che la previsione di cassa è quella fornita a Febbraio 2018 con il bilancio di previsione 2018 e considerando le frequenti raccomandazioni da parte del collegio dei revisori a porre molta attenzione nella programmazione di cassa, la differenza è altissima.

Altro dato significativo è la comparazione tra le riscossioni e i pagamenti.


La differenza è esattamente il valore del fondo di cassa disponibile a inizio anno (-2006.301,81), cioè abbiamo abbiamo speso tutta la liquidità disponibile. Non solo. I più attenti avranno notato che il saldo dell'anticipazione di cassa è negativo di 357.931,44 €. Cioè abbiamo chiuso l'anno ( e aperto il 2018) con un debito verso il tesoriere (la banca).

L'anticipazione di cassa è uno strumento fondamentale per un comune, che deve tenere conto del fatto che le entrate monetarie più importanti (tasse) sono concentrate in periodi limitati, ma chiudere la gestione in anticipazione di tesoreria è comunque un segnale che deve far riflettere sulla gestione complessiva delle riscossioni e dei pagamenti.
Perché nel 2017 abbiamo speso più di quanto abbiamo incassato?

Abbiamo pagato meglio fornitori e creditori?
I tempi di pagamento sono migliorati, ma rimaniamo comunque oltre i termini previsti dalla legge.

Abbiamo avuto uscite importanti legate ad investimenti?
No, anzi le spese di investimento sono state molto inferiori al preventivo e ai successivi assestamenti.

Il problema è che molte delle entrate previste a bilancio non si sono trasformate (come previsto e auspicabile) in incassi, ma sono andate ad aumentare l'ammontare dei residui attivi.

Ecco, tratto dai verbali di consiglio comunale, il commento che ho fatto a Febbraio, sulla base di  dati preliminari, in occasione della discussione sul preventivo 2018:
"...cosa è successo nel 2017? Dai numeri che vediamo oggi possiamo dire che  2.000.000 di euro di cassa si sono trasformati in 2.000.000 di crediti difficilmente esigibili.
Quindi il risultato di amministrazione è sempre buono, ma quando vado a vedere il contenuto, io ho trasformato liquidità, possibilità di spesa immediata, in crediti che noi stessi diciamo saranno difficilmente esigibili..."

Ne parliamo meglio nel prossimo post.

sabato 12 maggio 2018

Trezzano: Risultato di Amministrazione 2017

L'analisi del Rendiconto di Gestione 2017 è un momento importante per valutare i risultati finanziari dell'Ente (a cui dedicherò questo post) e lo stato di attuazione dei programmi previsti in fase di preventivo (a cui dedicherò un prossimo post).

5.549.327,92 €
(cinquemilionicinquecentoquarantanovemiltrecentoventisette/92 Euro)

E' il Risultato di Amministrazione certificato dal “Rendiconto della Gestione 2017” del comune di Trezzano sul Naviglio.
Un risultato decisamente positivo che, tra l'altro, migliora nettamente l'avanzo del 2016.

Ma allora perché sentiamo spesso dire che “non ci sono soldi”, perché non si riesce a fare una decorosa manutenzione delle strade?


Com'è possibile che, affrontate tutte le spese, previste e impreviste, ordinarie e straordinarie, ripetitive e non ripetitive, ci sia un avanzo così importante? E perché non viene utilizzato per interventi e opere che sembrano assolutamente necessari? Altro che tappare le buche, con 5 milioni si rifanno l'80% delle strade!

Un ente pubblico non dovrebbe accumulare avanzi ma impiegare le risorse disponibili per fornire servizi e realizzare opere utili per i cittadini. Perché questa inefficienza?

Per capire di più partiamo dal prospetto del risultato di amministrazione:















Da questo prospetto possiamo vedere che la gestione viene suddivisa in "Gestione di Competenza" (le entrate e uscite di competenza il 2017) e la "Gestione dei Residui"cioè crediti e debiti che derivano da anni precedenti.
Per entrambe le gestioni si fa la distinzione tra ciò che è stato incassato o pagato nel 2017 e ciò che rimane nei residui (e si prevede di incassare o pagare prossimamente)

C'e poi il Fondo Pluriennale Vincolato, spese da fare in futuro per le quali esiste già un impegno e quindi si sottraggono dal risultato di amministrazione.

Prima osservazione: il 2017 è iniziato con un fondo di cassa di 2 milioni di euro ed è finito con una cassa zero. Cioè non c'è liquidità disponibile.
Quindi l'intero avanzo di amministrazione è costituito solo dalla differenza dei crediti che ci aspettiamo di incassare e dei debiti che dovremo pagare.

Ma quale parte 
di questi 5,5 milioni possiamo impegnarci a spendere?

La ripartizione dell'avanzo di amministrazione la troviamo nel prospetto successivo:












Il problema è che una parte importante dell'avanzo è costituito da crediti non facilmente incassabili, tanto che noi stessi li definiamo di dubbia esigibilità, e per questo motivo la legge ci impone di creare un fondo per tenere bloccare queste risorse, almeno fino a quando non si potrà realizzare l'incasso (o cancellarle).

Ci sono poi altri accantonamenti e somme vincolate a specifici impieghi.

Alla fine, su 5,5 milioni di avanzo, la parte disponibile è di 80.000 euro. Quando ci saranno i soldi in cassa.