lunedì 30 aprile 2018

E il rendiconto 2017?


Anche il 30 aprile è passato e del Rendiconto della Gestione 2017 del Comune di Trezzano sul Naviglio nessuna traccia. Anche l'anno scorso è stato approvato dal consiglio comunale solo il 10 maggio, ma a fine aprile erano disponibili le delibere di giunta con tutti i prospetti.
I consiglieri dovrebbero avere a disposizione la documentazione almeno 20 giorni prima del consiglio comunale. Questo vuol dire che per l'approvazione dovremo aspettare la fine di maggio.
Sicuramente la nuova contabilità (peraltro già introdotta l'anno scorso) ha creato qualche complicazione a parecchi comuni, ma la cosa che preoccupa è che non è nemmeno disponibile il riaccertamento dei residui. Si tratta di un atto di giunta che deve essere approvato prima del rendiconto e che serve a certificare quali crediti e debiti iscritti a bilancio a fine 2017 devono essere conservati e quali devono essere cancellati. E' un'operazione fondamentale per capire la reale situazione finanziaria a fine 2017, ma anche quali sono le effettive disponibilità in conto residui per il 2018.
Sinceramente non ho ancora capito perché fare un rendiconto comporti tanto tempo e soprattutto perché non si possano dare informazioni preliminari sui capitoli più importanti.
Nel frattempo il preventivo 2018-2020 è stato approvato confrontandosi con la previsione 2017 fatta in occasione dell'assestamento di dicembre 2017. Inevitabilmente il risultato defintivo del 2017, che sarà ufficializzato con il rendiconto, comporterà la necessità di fare delle variazioni anche al preventivo dell'anno in corso.
In attesa di sapere se in meglio o in peggio, attendiamo fiduciosi di sapere come sono effettivamente andate le cose nel 2017.

venerdì 20 aprile 2018

UN PIANO PER IL TRAFFICO


Uno dei problemi irrisolti di Trezzano è sicuramente quello legato al traffico e alla mobilità. Per questo motivo, quando mi è stata data la possibilità di scrivere un articolo per il prossimo periodico comunale ho deciso di dedicarlo a questo tema.
Nel brevissimo spazio concesso ho voluto ricordare che siamo ancora in attesa di discutere e approvare il Piano Generale del Traffico Urbano, commissionato nel 2013 e adottato nel 2014.

Il piano è per alcuni aspetti già vecchio e presenta molti aspetti criticabili, ma credo sia indispensabile completare l'iter e arrivare alla discussione in Consiglio Comunale, che consentirà anche di dare risposta alle osservazioni poste da cittadini e operatori.
Un tema complesso come quello della viabilità non può essere affrontato con iniziative individuali ed estemporanee, ma richiede una visione strategia e programmatica.
Intervenire sulla viabilità non vuol dire necessariamente dover fare interventi costosi. Anzi il PGTU dovrebbe prevedere solo interventi realizzabili entro i 3 anni.

Ecco quello che troverete sul periodico comunale in distribuzione in questi giorni:

Un Piano per il Traffico?
Trezzano rientra tra i comuni che, per legge, devono dotarsi di un Piano Urbano del Traffico.
Nel 2013 è stato affidato un incarico ad una società di consulenza e nel febbraio 2014 il Piano Generale del Traffico Urbano è stato adottato. Per due volte sono stati aperti i termini per raccogliere le osservazioni da parte di cittadini, ma poi il processo di approvazione si è interrotto.
Con un interrogazione presentata nel maggio 2016, “Trezzano Oltre” ha sollecitato il completamento dell'iter, ma il Consiglio Comunale non ha ancora potuto esprimere le proprie valutazioni.
Nonostante le perplessità su molti interventi proposti (che non tengono conto della realtà locale o che dipendono da opere non realizzabili nell'arco temporale previsto), il Piano ha il merito di definire alcuni obiettivi fondamentali: la classificazione della rete stradale, dividendo le strade di attraversamento da quelle locali; l'identificazione di zone residenziali e di isole ambientali, nelle quali deve essere scoraggiato il traffico di attraversamento; la moderazione del traffico automobilistico a favore della mobilità debole e del trasporto pubblico.
Un tema complesso come quello del traffico richiede di essere affrontato con un approccio strategico e di pianificazione. Le risorse disponibili (per definizione limitate) non possono essere disperse e ogni intervento di manutenzione o di modifica della viabilità, deve essere indirizzato al raggiungimento di obiettivi definiti e non lasciato ad iniziative estemporanee.


giovedì 19 aprile 2018

ILLUMINAZIONE PUBBLICA

5 pali, 4 diverse lampade. Dagli anni '60 ai giorni nostri.

Il 17 aprile si doveva celebrare il Consiglio Comunale con un ordine del giorno costituito da due delibere che avrebbero dato il via ad una gara per la concessione del servizio di Illuminazione Pubblica.
Come noto il Collegio dei revisori non ha dato il parere favorevole, chiedendo una serie di charimenti.
Personalmente ritengo che si tratti solo di un intoppo che sarà presto risolto e mi auguro si possa procedere al più presto con l'iter che porterà alla gara per la concessione.
Si tratta di un progetto molto importante che porterà importanti vantaggi: investimenti sulla rete elettrica indispensabili per garantire il servizio ed evitare le frequenti mancanze di illuminazione in molte zone della città; sostituzione di tutti i corpi illuminanti con lampade a led; risparmio energetico superiore al 70%; minore impatto ambientale sia in termini di consumi sia in termini di inquinamento luminoso; aumento della quantità di luce a terra; aumento della sicurezza; uniformità estetica dei corpi illuminanti.
Certo si tratta di una gara molto complessa che impegnerà il comune per tempi molto lunghi ed è giusto affrontarla con tutte le cautele. E magari in fase di stesura del capitolato definitivo valutare altre possibili richieste: ricordiamo che la rete elettrica raggiunge tutta la città ed è possibile sfruttarla anche per altri servizi e che la tipologia di illuminazione può aiutare a differenziare le aree cittadine in sintonia con quanto previsto dal Piano Urbano del Traffico, utilizzando luce di intensità e colore diversi a seconda che si tratti di vie di scorrimento, are residenziali o aree a verde.