lunedì 8 dicembre 2014

Uscire dall'euro?


Le opinioni sulla effettiva possibilità di uscire dall'euro e sulle conseguenze che questa decisione avrebbe sul debito pubblico, sulla credibilità internazionale dell'Italia  e sulla nostra competitività sui mercati esteri sono le più diverse e vanno da uno scenario di disastro totale a quello di un nuovo boom economico. Cominciamo dalla competitività.

Tutti i sostenitori dell'uscita dall'euro concordano che immediatamente dopo l'uscita dall'euro potremmo svalutare la nostra moneta e recuperare competitività sui mercati dando lo slancio per far ripartire l'economia,”come è successo nel '92” (ultima svalutazione della lira; ho messo le virgolette perché qualche commentatore mette in dubbio che dopo il '92 ci sia stato un effettivo boom per la nostra economia).
Credo che l'analisi sia corretta e sono convinto che in breve tempo si avrebbe un effetto sull'economia italiana con un forte rilancio delle esportazioni e un incremento dell'occupazione.
Questo avverrebbe perché svalutando la moneta nazionale, le nostre merci risulterebbero più convenienti per un cliente estero che compra con una valuta “forte”, i turisti stranieri verrebbero più volentieri in Italia e gli italiani troverebbero meno conveniente andare all'estero. In pratica è come se abbassassimo il listino prezzi delle nostre merci e servizi sul mercato internazionale.
Sostanzialmente, uscire dall'euro vorrebbe dire ammettere il fallimento di un progetto che puntava a fare i modo che l'Italia diventasse un sistema economico competitivo grazie al miglioramento dei sistemi produttivi e distributivi (possibile che al supermercato troviamo i pomodori olandesi?) e non provvedesse periodicamente a recuperare competitività semplicemente svalutando la propria moneta.

Quello che forse non è chiaro a tutti è che, visto che il sistema produttivo/distributivo rimane quello che è, visto che le materie dovremo comprarle in valuta estera, il recupero di competitività sarà ottenuto grazie alla svalutazione dei salari dei lavoratori dipendenti.

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