giovedì 1 marzo 2018

Elezioni Politiche 2018


Se per le regionali (per il meccanismo elettorale e la profonda riflessione “meglio Gori di Fontana”) prevale la realpolitik, per camera e senato sarà sicuramente un voto più ideologico (modello "va' dove ti porta il cuore”).

Dopo aver letto il post di Rosario Pascarella e partecipato a Gaggiano a un interessante incontro con Vittorio Ciocca e Rosella Blumetti, ho sciolto le ultime riserve: per camera e senato voto Potere al popolo.


Tra molti dubbi e in attesa della formazione di un nuovo Partito Comunista UNITARIO , voterò Potere al Popolo.
Capisco e rispetto tutte quelle, in qualche modo, fondate motivazioni contrarie a questa scelta tipo: non mi convincono i candidati; non sono d'accordo sul programma; mi astengo perché in questo marasma politico non mi ci riconosco etc.
Invece una motivazione che mi fa irrimediabilmente incalzare è quella che dice pressapoco così : in Potere al Popolo ci sono ottimi candidati, il programma mi piace, ma non lo voto perché è un voto perso dato che non raggiungerà il quorum del 3%.
Se tutti quelli che mi hanno risposto così (purtroppo sono tanti) , riprendessero per un attimo il "controllo " del proprio cervello, e votassero Potere al Popolo non solo si raggiungerebbe, facilmente il 3%, ma si rischierebbe di .....vincere !

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