Il parere contrario espresso dal collegio dei revisori sulla proposta di deliberazione consiliare di verifica degli equilibri del bilancio triennale 2017-2019, ha scatenato una serie di disquisizioni tecniche (o filosofiche) sulla garanzia degli equilibri.
Da una parte il collegio che mi pare sostenere la necessità di assicurare il permanere degli equilibri di bilancio in qualunque momento della gestione, dall'altra l'assessore Spendio e il segretario comunale secondo cui “l’equilibrio di bilancio non deve essere verificato giorno per giorno... ma deve essere verificato in prospettiva facendo riferimento alla fine dell’esercizio finanziario”.
A questo si aggiunge la diversa valenza data alle considerazioni fatte dal Dott. Specchia, Responsabile dell’Area Finanziaria del Comune di Trezzano, nel verbale delle attività di controllo sugli equilibri finanziari, da una parte considerate una certificazione del mancato rispetto degli equilibri e dall'altra una semplice raccomandazione interna sulle attività da svolgere per garantire il raggiungimento degli obiettivi.
Lasciamo questa questione molto tecnica a chi è in grado di affrontarla e speriamo che possa darci una risposta.
La mia esperienza è che un bilancio preventivo nasce, in equilibrio, sulla base di una serie di assunzioni che poi devono verificate in corso d'opera. Inevitabilmente la realtà è diversa dalle previsioni e il bilancio deve essere corretto di conseguenza. A parte casi drammatici, è sempre possibile riportarlo in equilibrio,
Questo vale anche per il bilancio di Trezzano. Magari bisognerà rinunciare a qualche spesa (come l'eliminazione dell'amianto dal tetto della scuola di via Manzoni, che sarà sicuramente spostata al 2018) o, più maldestramente, ipotizzare qualche entrata in più. Ma sono convinto che il bilancio sarà in equilibrio anche all'assestamento di novembre.
Ma questo non deve nascondere le gravi criticità che sono emerse dai documenti sottoposti al consiglio comunale.
Tralascio le disquisizioni sulle percentuali di accertamento rispetto agli stanziamenti o alla differenza tra accertamenti e gli impegni di spesa perché lasciano spazio a valutazioni molto discrezionali e di difficile verifica.
Guardiamo al concreto, alla cassa (cash is king!), che è il vero problema del Comune di Trezzano.
Il 2017 è iniziato con un fondo cassa di 2.006.301 €.
Da gennaio a giugno sono stati incassati 17.846.008 € e sono stati fatti pagamenti per 19.805.960€.
Il saldo di cassa si è ridotto a 46.348 €
Anche in questo caso si dovrebbe tener conto della ciclicità di alcune riscossioni (es. le tasse) ma rimane il fatto che nel periodo gennaio-giugno si è fatto ricorso all'anticipazione di tesoreria (cioè la banca ha prestato soldi all'ente) per complessivi 140 giorni e per un importo massimo di € 3.703.435,00 in data 19/5/2017.
La situazione della cassa è una dimostrazione delle difficoltà di riscossione che incontra il comune, che è evidenziata chiaramente anche dalla situazione dei residui:
dal consuntivo 2016 risulta che il Comune ha residui attivi (crediti da gestioni precedenti) da incassare per 10.992.000,42 € , di cui:
Tassa rifiuti = € 3.944.439,37
Sanzioni codice della strada = € 1.999.661,10
Mense refezioni scolastiche = € 817.564,43
Recupero spese condominiali ERP = € 484.585,28
Allo stesso tempo ha residui passivi (debiti da pagare) per 8.125.076,16 €.
Il problema è che i debiti sono costituiti sopratutto da fatture 2016 che il Comune dovrà sicuramente onorare (anche se in ritardo), mentre i crediti sono di difficilissima esigibilità.
Finalmente sono arrivati i primi segnali di iniziative rivolte al recupero di queste somme che se non saranno incassate andranno ad alimentare il fondo crediti di dubbia esigibilità e a costituire un fardello sempre più pesante che rischia di rendere molto difficile l'azione amministrativa.
Purtroppo risultati veri in termini di lotta all'evasione (incassi) sono ancora scarsi, possiamo solo registrare l'ottimistico inserimento di 410.000 € nella variazione del bilancio di previsione appena approvata.
Da una parte il collegio che mi pare sostenere la necessità di assicurare il permanere degli equilibri di bilancio in qualunque momento della gestione, dall'altra l'assessore Spendio e il segretario comunale secondo cui “l’equilibrio di bilancio non deve essere verificato giorno per giorno... ma deve essere verificato in prospettiva facendo riferimento alla fine dell’esercizio finanziario”.
A questo si aggiunge la diversa valenza data alle considerazioni fatte dal Dott. Specchia, Responsabile dell’Area Finanziaria del Comune di Trezzano, nel verbale delle attività di controllo sugli equilibri finanziari, da una parte considerate una certificazione del mancato rispetto degli equilibri e dall'altra una semplice raccomandazione interna sulle attività da svolgere per garantire il raggiungimento degli obiettivi.
Lasciamo questa questione molto tecnica a chi è in grado di affrontarla e speriamo che possa darci una risposta.
La mia esperienza è che un bilancio preventivo nasce, in equilibrio, sulla base di una serie di assunzioni che poi devono verificate in corso d'opera. Inevitabilmente la realtà è diversa dalle previsioni e il bilancio deve essere corretto di conseguenza. A parte casi drammatici, è sempre possibile riportarlo in equilibrio,
Questo vale anche per il bilancio di Trezzano. Magari bisognerà rinunciare a qualche spesa (come l'eliminazione dell'amianto dal tetto della scuola di via Manzoni, che sarà sicuramente spostata al 2018) o, più maldestramente, ipotizzare qualche entrata in più. Ma sono convinto che il bilancio sarà in equilibrio anche all'assestamento di novembre.
Ma questo non deve nascondere le gravi criticità che sono emerse dai documenti sottoposti al consiglio comunale.
Tralascio le disquisizioni sulle percentuali di accertamento rispetto agli stanziamenti o alla differenza tra accertamenti e gli impegni di spesa perché lasciano spazio a valutazioni molto discrezionali e di difficile verifica.
Guardiamo al concreto, alla cassa (cash is king!), che è il vero problema del Comune di Trezzano.
Il 2017 è iniziato con un fondo cassa di 2.006.301 €.
Da gennaio a giugno sono stati incassati 17.846.008 € e sono stati fatti pagamenti per 19.805.960€.
Il saldo di cassa si è ridotto a 46.348 €
Anche in questo caso si dovrebbe tener conto della ciclicità di alcune riscossioni (es. le tasse) ma rimane il fatto che nel periodo gennaio-giugno si è fatto ricorso all'anticipazione di tesoreria (cioè la banca ha prestato soldi all'ente) per complessivi 140 giorni e per un importo massimo di € 3.703.435,00 in data 19/5/2017.
La situazione della cassa è una dimostrazione delle difficoltà di riscossione che incontra il comune, che è evidenziata chiaramente anche dalla situazione dei residui:
dal consuntivo 2016 risulta che il Comune ha residui attivi (crediti da gestioni precedenti) da incassare per 10.992.000,42 € , di cui:
Tassa rifiuti = € 3.944.439,37
Sanzioni codice della strada = € 1.999.661,10
Mense refezioni scolastiche = € 817.564,43
Recupero spese condominiali ERP = € 484.585,28
Allo stesso tempo ha residui passivi (debiti da pagare) per 8.125.076,16 €.
Il problema è che i debiti sono costituiti sopratutto da fatture 2016 che il Comune dovrà sicuramente onorare (anche se in ritardo), mentre i crediti sono di difficilissima esigibilità.
Finalmente sono arrivati i primi segnali di iniziative rivolte al recupero di queste somme che se non saranno incassate andranno ad alimentare il fondo crediti di dubbia esigibilità e a costituire un fardello sempre più pesante che rischia di rendere molto difficile l'azione amministrativa.
Purtroppo risultati veri in termini di lotta all'evasione (incassi) sono ancora scarsi, possiamo solo registrare l'ottimistico inserimento di 410.000 € nella variazione del bilancio di previsione appena approvata.