giovedì 11 maggio 2017

Rendiconto 2016 - Consiglio Comunale del 10 maggio 2017

A poco più di un mese dalla discussione dedicata all'approvazione del bilancio preventivo 2017, eccoci a discutere del rendiconto 2016.
Può sembrare una semplice presa d'atto, quasi un adempimento burocratico o addirittura un inutile salto nel passato ma invece credo che sia un momento molto importante.
In qualche modo rimettiamo i piedi per terra e dai discorsi basati su stime ed ipotesi, torniamo alla (dura?) realtà.

Dopo le variazioni di un mutevole bilancio di previsione che, per sua natura, viene continuamente modificato (l'ultima variazione del bilancio di previsione 2016 è del 20 dicembre 2016) con poste che appaiano e scompaiono, e si fa sempre fatica, parlo per me ovviamente, a capire quando si illustrano dati reali e quando si parla di auspici e previsioni, finalmente riusciamo a "cogliere l'attimo" e a fare la fotografia di una situazione reale.

La fotografia della situazione economico-finanziaria del comune al 31 dicembre 2016.
Una fotografia che, purtroppo, riusciamo a fare solo il 10 maggio – non c'è ironia, sono convinto che tutto sia fatto nel rispetto della norma e che probabilmente non si possa fare diversamente - comunque, anche se non recentissima, rimane molto importante.
Anche perché si tratta una fotografia, della situazione reale, a due anni e mezzo dall'insediamento della giunta, praticamente a metà del mandato.

Questo vale anche per noi consiglieri.... devo dire che all'inizio ho fatto abbastanza fatica, non sono esperto di bilanci, né di amministrazione pubblica ma mi sono dedicato con impegno. Perché sono convinto che il bilancio preventivo è il documento fondamentale di una amministrazione pubblica e che il rendiconto annuale è la “pagella” che consente la verifica dei risultati e di confrontarli con quelle che erano le aspettative.

Quando abbiamo iniziato, nel 2014, il primo documento importante è stato il rendiconto 2013 , che dava una fotografia molto chiara della situazione economico-finanziaria del comune e, secondo me, ne evidenziava benissimo i problemi strutturali.

Il punto è capire cosa è stato fatto per affrontare questi problemi.
Devo ringraziare i funzionari comunali e, anche l'assessore, che sono sempre stati disponibili e di aiuto per capire e approfondire alcuni argomenti, che spesso trovano spiegazione in anni precedenti.

Preferisco precisare subito che sono convinto che che tutto sia stato fatto nel rispetto della norma. Le mie domande sono solo un modo per capire una situazione, do per scontato che quello che è stato fatto, e mi riferisco anche al passato, sia stato fatto rispettando le norme.

All'inizio, facevo fatica a capire come fosse possibile considerare ancora esigibili crediti risalenti a parecchi anni prima e per i quali era facile prevedere la difficoltà di arrivare ad un incasso. Poi le nuove norme sul bilancio ci hanno costretto, come amministrazione, a istituire un fondo di riserva e a fare più chiarezza.
Questo non ha risolto tutti i problemi, anche quest'anno il riaccertamento dei residui ha portato alla cancellazione di oltre un milione di euro di residui attivi.
Una parte di queste cancellazioni è fisiologica ed inevitabile o dovuta a una semplice correzione di errori materiali, ma una parte importante è dovuta a crediti risalenti agli anni precedenti e adesso ritenuti inesigibili.
Con un impatto sul bilancio e sui cittadini. Ad esempio nel caso della tassa sui rifiuti,  i crediti stralciati vengono imputati come voce aggiuntiva di costo e ripartiti tra i contribuenti.

Ma quando le entrate previste non si traducono in un flusso di cassa in entrata ecco che si realizza un disallineamento tra incassi e pagamenti, portando ad una sofferenza finanziaria.
Quando facevo notare l'insostenibilità del meccanismo dell'anticipazione di cassa, mi si rispondeva, anche qui in consiglio comunale, che tutte le aziende funzionano così.
Noto che ultimamente anche i revisori, soprattutto nel parere sul bilancio di previsione, hanno posto molta attenzione su questo aspetto.
Io dico che l'anticipazione di cassa non è un male in sé, ci sono aziende che funzionano grazie a quella. Se una azienda genera profitti, l'anticipazione di cassa rappresenta una forma di finanziamento a basso costo.
Per un comune credo che invece sia un fatto critico, da tenere sotto attenzione,
E' vero che abbiamo chiuso il 2016 con una discreta cassa, ma nel corso dell'anno,  su 365 giorni , siamo stati in anticipazione di cassa per 278 giorni.
Sappiamo anche che, oggi, gli interessi pagati sono bassissimi, ma basterebbe che ripartisse l'inflazione (e quindi i tassi di interesse), per dover sopportare oneri molto più alti.

I documenti allegati al rendiconto consentono una analisi abbastanza semplice delle principali cause delle difficoltà finanziarie del comune.
Ci sono alcun voci di entrata per le quali la componente di residui relativi agli anni precedenti è addirittura superiore agli accertamenti dell'anno di competenza (2016).
Nonostante stralci e cancellazioni già effettuati, abbiamo a bilancio, tra i residui attivi, circa due milioni di euro di multe non riscosse, quasi 4 milioni di tassa rifiuti non riscossa, 400 mila euro di affitti e spese condominiali per gli alloggi di proprietà del comune. E ho citato solo le cifre più importanti, presenti a bilancio.

A queste dobbiamo aggiungere quelle che non sono scritte a bilancio, ma che possiamo solo stimare.
Ad esempio l'evasione dell'IMU, che essendo evasione non compare tra i crediti accertati. Già un paio d'anni fa era stata fatta una stima di un'evasione superiore al milione di euro all'anno.

Cosa possiamo concludere? Che la situazione non è molto diversa da qulla di tre anni fa e nonostante la consapevolezza del problema non si sia ancora riusciti ad affrontarlo concretamente.

Con la conseguenza che una fetta molto importante dell'avanzo di amministrazione è bloccata in un fondo e non né possibile utilizzare questi soldi per gli interventi che servirebbero alla città.

L'ho già detto in altre occasioni, e ci tengo a ripeterlo in questa occasione, credo che questa amministrazione abbia fatto molto e spesso bene per alcuni in alcuni aspetti della gestione ordinaria; faccio riferimento in particolare alla manutenzione del verde , che rappresenta un impegno di spesa molto importante ma che sta dando dei risultati visibili a tutti, così anche il programma di rifacimento delle strade e l'impegno per la rimozione dell'amianto dalle scuole.

Ma se vogliamo aver la possibilità di affrontare investimenti importanti bisogna iniziare una lotta incisiva all'evasione e sbloccare le risorse oggi congelate nei residui attivi.

Anche per questo aspetto la lettura del bilancio dà indicazioni chiare:  le spese di investimento sono state di poco più di un milione di euro. In pratica 600 mila euro di manutenzioni straordinarie di edifici, parchi strade, 180 mila euro per il parcheggio di via Curiel.
Sono stati stati stanziati anche 100 mila euro per la rete informatica. Speriamo che dia frutti al più presto... e si riesca anche a dare una sistemata alla pagina internet del comune che diventa sempre più brutta e confusa.

Sicuramente meglio di anni precedenti, ma non sono certo gli investimenti che servirebbero a Trezzano. E sinceramente neanche quelli previsti con il bilancio 2016, che prevedeva più di 3 milioni di spese in conto capitale.

Ma emerge anche un altro dato a fronte di un milione di euro di spese di investimento ci sono stati 1.560.000 euro di accertamenti ed incassi in conto capitale
Le voci più importanti: alienazione del diritto di proprietà delle case costruite in convenzione (672 mila euro) alienazioni di terreni (170 mila) concessioni edilizie (201 mila)

Quindi entrate in conto capitale per 1,5 milioni spese in conto capitale per 1 milione.
La differenza si spiega in parte si spiega con le entrate e le uscite del fondo pluriennale vincolato, ma dal bilancio vediamo anche che 300.000 euro di entrate in conto capitale sono state utilizzate per finanziare spesa corrente.
Cioè, entrate che , in una logica ideale, dovrebbero servire a finanziare opere pubbliche e strutture a servizio dei cittadini sono state utilizzate per finanziare spesa corrente.

Di nuovo, niente di illecito, tutto è fatto nel rispetto della norma che prevede che le entrate in conto capitale possano essere utilizzate per finanziare specifiche spese correnti (manutenzione del verde manutenzione delle strade...).
Si tratta comunque di un segnale da non sottovalutare e che evidenzia la difficoltà a trovare risorse per finanziare le opere pubbliche, e la tentazione di risolvere i problemi di liquidità e gestione ordinaria attraverso entrate in conto capitale.

Servono interventi strutturali, che consentano di intervenire sull'evasione e sui crediti residui, per migliorare le capacità di esazione. altrimenti ogni anno ci troveremo a rincorrere nuove entrate derivanti dalla cessione di beni comunali o dalle concessioni edilizie.

Nonostante se ne parli da anni, di questi interventi nel rendiconto 2016 ancora non c'è traccia