sabato 5 marzo 2016

Documento Unico di Programmazione 2016-2018 - Consiglio Comunale 01 marzo 2016

Nonostante la corposità del documento, la sua importanza e l'apprezzata volontà della giunta di darne una adeguata presentazione, la discussione è stata pressoché inesistente.
Copio e incollo la verbalizzazione del mio intervento.

Visto che è stato fatto un gran lavoro, mi sembra che comunque meriti anche un commento, e io
sinceramente voglio cominciare proprio apprezzando il fatto che si sia deciso di
presentarlo al Consiglio comunale; mi sembra di capire che questo non fosse un
passaggio dovuto, in qualche modo, e quindi credo che sia giusto apprezzare il fatto che
un documento così sia stato presentato al Consiglio comunale e in qualche modo anche
indirettamente ai cittadini.
Si tratta, abbiamo visto, effettivamente di un documento molto corposo, impegnativo;
personalmente trovo molto utili e interessanti tanti dati, tante informazioni che vengono
raccolti in un unico documento, che effettivamente fanno un po’ da riferimento in tante
occasioni. Cioè il poter sapere qual è lo stato di partenza aiuta a capire anche, o a
commentare o a criticare, i risultati e gli obiettivi che ci si pone con i bilanci.
Ci tenevo a fare proprio un commento sulla parte relativa agli obiettivi; cioè il Sindaco
ci ha detto chiaramente che è stato piuttosto laborioso il preparare tutta questa
documentazione raccogliendo dai vari Uffici, personalmente credo che forse la parte che
mi ha un po’ deluso è proprio la parte relativa agli obiettivi strategici, in particolare
proprio per la modalità con cui sono stati enunciati. Secondo me credo che un obiettivo
debba sempre contenere sicuramente una parte di ambizione, ma anche essere costituita
da un obiettivo raggiungibile, e in particolare sappiamo che un obiettivo deve essere
misurabile; qui abbiamo un elenco di auspici, di buoni propositi, ma praticamente non si
trova un unico numero che possa dettagliare il raggiungimento o non raggiungimento di
un obiettivo. Spesso, anzi direi nella parte strategica, mi riferisco a quella, manca
totalmente la tempistica; è vero che parliamo di obiettivi a medio e lungo termine, però
credo che dare una tempistica su un obiettivo strategico, per poterlo chiamare obiettivo,
sia indispensabile.
Chiaramente sulla parte più operativa qualcosina troviamo; mi fa molto piacere ad
esempio aver visto che esiste un obiettivo preciso per la raccolta differenziata, parliamo
del 65 per cento entro il 2018, e questo per me è l’esempio di come dovrebbe essere
costituito un documento che fissa degli obiettivi. Quindi determinare tempistica e
misurabilità di quello che raggiungiamo, altrimenti rimane un grandissimo lavoro che
cerca di mettere insieme tantissimi dati, i quali sono sicuramente obiettivi e importanti come riferimento, ma poi vengono declinati in una serie appunto di buoni propositi che
lasciano piuttosto perplessi.